Vietato circolare con targa di prova se auto è senza assicurazione – Ma poi il Ministero ci ripensa


Tutela consumatore - assicurazione auto





Ho una piccolo salone di compravendita di auto usate: qualche giorno fa ho proposto ad un acquirente di fare un giro, utilizzando la classica targa di prova.

Mentre effettuavamo un test della vettura, siamo stati fermati da una pattuglia che ci ha multato, poiché il veicolo era sprovvisto di assicurazione.

Gli ho spiegato che è la prassi effettuare test drive con targhe di prova, ma mi ha detto che ultimamente sono cambiate le regole.

Cosa sta succedendo? Così ho difficoltà a lavorare!

Una circolare del Ministero dell’Interno, datata 30 marzo 2018, ha creato una bufera nel settore delle vendite dell’usato auto: il parere, infatti, blocca l’utilizzo della targa prova per spostamenti di veicoli già immatricolati e non revisionati ne assicurati.

A parere del Viminale, a poter circolare con targa prova possono essere esclusivamente i veicoli non ancora immatricolati e in genere i veicoli privi di carta di circolazione, compresi quelli per i quali in conseguenza di variazioni tecniche deve essere aggiornata.

Il Ministero dell’Interno afferma nella circolare che il fatto che tra i soggetti che possono richiedere ed ottenere l’autorizzazione alla circolazione di prova siano inclusi anche gli esercenti di officine di riparazione e di trasformazione, non implica affatto che il titolo autorizzativo in esame possa anche servire per la circolazione di veicoli immatricolati non revisionati, privi di assicurazione RCA o quant’altro.

Una bella bega per i concessionari di auto usate, che non potranno più far effettuare al cliente alcun test drive prima dell’acquisto, ne potranno recarsi presso alcuna officina per effettuare un tagliando o una manutenzione, non potranno più portare le auto da un gommista, da un carrozziere o a fare una revisione, non potranno più provare su strada le vetture per constatare eventuali vizi e difetti da ripristinare.

A smacco della legge che regola la garanzia di conformità, dunque, nessun rivenditore d’Italia potrà più constatare l’effettivo e il corretto funzionamento di una vettura prima di rimetterla in vendita.

Tra l’altro, la posizione del Ministero è del tutto contrastante con le indicazioni del Ministero dei Trasporti/Motorizzazione Civile e chiaramente atta a cagionare danni all’ordinaria attività dei concessionari e di altri operatori.

L’utilizzo della targa prova, infatti, è disciplinato dal Ministero dei Trasporti con la circolare 4699/M363 del 4 aprile 2004, che recita: l’autorizzazione alla circolazione di prova può essere utilizzata, dai concessionari, commissionari, agenti di vendita e commercianti autorizzati di veicoli a motore e loro rimorchi, sia per i veicoli nuovi, sia per quelli da essi ritirati in permuta, sempre però soltanto per gli scopi previsti.

Opinioni contrastanti, dunque, e concessionari arrabbiati: ci si aspetta, a breve, un chiarimento.

29 Maggio 2018 · Giuseppe Pennuto

Passo indietro del Viminale sulla questione delle targhe di prova per veicoli usati e non assicurati: sulla vicenda la parola finale passa al Consiglio di Stato.

Dunque, per decidere definitivamente se la targa di prova potrà continuare ad essere utilizzata per circolare con veicoli già immatricolati senza copertura assicurativa o irregolarità formali, come la mancata revisione periodica, sarà necessario attendere un parere del Consiglio di Stato.

Nel frattempo la polizia stradale dovrà evitare di sanzionare gli utilizzatori regolari della targa di prova applicata su un veicolo già immatricolato ma non coperto da assicurazione.

Quanto detto sopra è chiarito da una circolare del ministero dell’Interno emessa il giorno dopo le polemiche su un parere dello stesso dicastero, sollecitato dalla prefettura di Arezzo, che aveva ammesso l’utilizzo di questi veicoli solo se non ancora immatricolati e in regola con l’assicurazione.

Obiettivo della decisione, si legge nel testo della circolare, e’ evitare effetti pregiudizievoli per l’attività economica degli operatori del settore.

La questione è piuttosto complessa.

Pertanto, per ora resta tutto invariato, in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato.

Restano, attualmente, vigenti le attuali normative e disposizioni ministeriali, in attesa del parere del consiglio di stato si applica la prassi ormai consolidata che prevede la circolazione di veicoli immatricolati e non assicurati con l’applicazione della targa prova.

31 Maggio 2018 · Andrea Ricciardi


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