Sto andando dal notaio per un compromesso di vendita, ho chiesto di fare una scrittura privata autenticata: io mi chiedo cosa cambia tra una scrittura autenticata dal notaio o un atto di compromesso? Con la scrittura privata autenticata se non la registro all agenzia delle entrate cosa rischio io e acquirente? Il motivo per questo é che l'acquirente vuole che l'atto non sia registrata alla Agenzia delle Entrate ed allora io per paura che andrò incontro a degli accertamenti ho detto all'acquirente di fare un altra scrittura privata senza autentica dove si assumerà tutti i rischi della non registrazione.. Con quest'ultima scrittura privata mi metto al sicuro che acquirente sia obbligato a pagarmi eventuale accertamento del ade? Eventualmente, qualora fosse obbligatoria, quanto costerebbe la registrazione della scrittura privata autenticata dal notaio? ...
Validità o meno di una fotocopia non autenticata di Scrittura privata [leggi tutto]
Mia madre nel 2006 mi ha venduto fittiziamente a modico prezzo con atto notarile un appartamento di sua proprietà per poterlo (Io) dare in garanzia bancaria. Tuttavia pretese scrittura privata da me controfirmata nella quale risulta che lei mi diede 150.000 euro in contanti per effettuare detta compravendita. L'originale di questa scrittura privata (non autenticata) non esiste più, è stato bruciata. La mia domanda è : mia madre potrebbe vantare quel credito con la sola fotocopia? Come potrebbe giustificare l'importo elargito per contanti? Mia sorella futura coerede potrebbe farne motivo di Collazione o altro? ...
Quando una scrittura privata non autenticata ha data certa [leggi tutto]
Qualora la scrittura privata non autenticata formi un corpo unico col foglio sul quale è impresso il timbro postale, la data risultante da quest'ultimo è data certa della scrittura, perché la timbratura eseguita in un pubblico ufficio equivale ad attestazione autentica che il documento è stato inviato nel medesimo giorno in cui essa è stata eseguita: mentre grava sulla parte che contesti la certezza della data l'onere di provare - pur senza necessità di querela di falso - che la redazione del contenuto della scrittura è avvenuta in un momento diverso. Questo il principio di diritto ribadito dai giudici della Corte suprema nella sentenza 17335/15. ...