L'articolo 156 del codice civile permette al genitore separato di ricorrere in Tribunale e richiedere il versamento diretto dell'assegno di mantenimento per il figlio da parte del datore di lavoro: in caso di divorzio la procedura è dettata dall'articolo 8 della legge divorzile, che tuttavia limita il versamento diretto al 50% delle somme dovute. La domanda è: in caso di divorzio, è possibile comunque ricorrere al Tribunale per domandare il versamento diretto da parte del datore di lavoro del 100% dell'assegno? ...
Sono titolare di una pensione ex Inpdap di 1250 euro di cui circa 630 sono decurtati per due cessioni quindi vivo con 620 euro. Purtroppo per ragioni economico familiari non riesco più a pagare un vecchio assegno divorzile ex coniuge di 260 euro. Il quesito è il seguente con l'invito fatto a inps a versare tale assegno lo stesso verrà decurtato dalla metà a me rimanente o mettendo in coda una delle cessioni come nel pignoramento presso terzi classico. ...
Come sappiamo l'articolo 8 della legge 898/1970 dispone che il coniuge cui spetta la corresponsione periodica dell'assegno di mantenimento, dopo la costituzione in mora a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento del coniuge obbligato e inadempiente per un periodo di almeno trenta giorni, può notificare il provvedimento in cui è stabilita la misura dell'assegno ai terzi tenuti a corrispondere periodicamente somme di denaro al coniuge obbligato con l'invito a versargli direttamente le somme dovute, dandone comunicazione al coniuge inadempiente. L'articolo 156 del codice civile aggiunge che, in caso di inadempienza, su richiesta dell'avente diritto, il giudice può ordinare ai terzi, tenuti a corrispondere anche periodicamente somme di danaro all'obbligato, che una parte di esse venga versata direttamente agli aventi diritto. Ora, nei casi in cui il datore di lavoro sia già destinatario di un ordine diretto di pagamento a favore di terzo destinatario di assegno alimentare, in ossequio a ordinanza ...