Continua la telenovela con la Sorec Recupero Crediti srl – Siamo alla terza puntata!

Non si capisce perchè, ma la domanda è puramente pleonastica, gli addetti al recupero crediti non forniscono mai, al debitore, il dettaglio della pretesa


DOMANDA

Terza puntata, come da titolo, in quanto ci sono stati già due interventi sulla questione, il primo è questo e il secondo quest’altro. Vi scrivo, infatti, per la la terza volta, e lo faccio non solo perché il vostro aiuto si sta rivelando prezioso (e di questo vi ringrazio) ma anche perché spero che la mia esperienza possa aiutare altre persone. SOREC, che ha acquisito un credito che originariamente Agos vantava nei miei confronti, mi ha contattata via raccomandata qualche giorno fa per intimarmi di pagare una determinata cifra entro venti giorni.

Grazie ai vostri consigli, ho domandato loro, via posta elettronica certificata (PEC), copia delle lettere di cessione del credito ed un estratto conto cronologico con gli interessi moratori applicati di anno in anno. Hanno inviato subito le lettere ma rifiutato di fornire l’estratto conto. Alla mia terza richiesta, in cui sottolineavo il mio diritto ad avere quei calcoli, hanno risposto inviando una copia dell’estratto conto della carta di credito (il debito era per una carta revolving di Agos) dal 2001 al 2014. Io sono al momento in cerca di occupazione e nullatenente quindi, saldare il mio debito, seppur cosa giusta, sarebbe difficile. Per questo vorrei almeno che fosse la cifra giusta e non una cifra sparata a caso da SOREC che, come dite voi, forse ha acquistato il credito per poche centinaia di euro. Come dovrei comportarmi?


RISPOSTA

Bisogna continuare a portare fieno in cascina, dove per portare fieno in cascina si intende raccogliere, con cura, la corrispondenza intercorsa con la controparte che non è disposta a presentare l’estratto conto perché semplicemente consapevole di applicare tassi di interesse superiori alla soglia di usura.

La tecnica è, infatti, quella consueta: gonfiare il credito per poi proporre al debitore la chance della vita, l’occasione da non perdere, e cioè quella di rimborsare il credito con la possibilità di ottenere uno sconto esagerato (beninteso, proposta valida al più per qualche settimana): in realtà, la somma iper scontata rappresenta sempre un importo comunque maggiore di quanto spetterebbe al creditore con l’applicazione di interessi non usurari e la pretesa non gonfiata da voci contabili, spesso assurde. E così il debitore, privo di qualsiasi supporto finanziario proprio, sarà psicologicamente indotto ad elemosinare prestiti a parenti ed amici pur di non farsi sfuggire un’occasione che non si ripeterà mai più! E, quindi, bisogna insistere nel chiedere la formulazione ufficiale della pretesa creditizia. Viene inviato l’estratto conto della carta revolving di Agos? Allora il debitore risponde chiedendo se l’invio di quell’estratto conto vuol dire che la SOREC si accontenterà del rimborso del solo capitale indicato nell’estratto conto trasmesso.

Difficile che risponderanno perché rispondere vuol dire assumersi rischi e gli addetti al recupero crediti non sono istruiti dalla dirigenza a rischiare: una risposta positiva, infatti, potrebbe rappresentare una novazione contrattuale (anche se il debitore regolasse la debenza fra vent’anni anni la pretesa non potrebbe, in sede giudiziale, discostarsi dalla richiesta del solo capitale con l’applicazione degli interesse di legge), mentre se la risposta alla domanda risultasse negativa allora la controparte non potrebbe, poi, esimersi dal concretizzare la pretesa, dettagliando le modalità con cui si è giunti a determinare quanto richiesto per chiudere la posizione. E, dunque, sempre dichiarandosi disponibile a saldare il dovuto, non bisogna mollare nell’esigere, con la dovuta cortesia, il conteggio relativo alla pretesa creditizia. Il tutto in previsione di un possibile decreto ingiuntivo richiesto al giudice da Sorec e nell’ottica dell’opposizione eccepita dal debitore,. Anche se l’opposizione a decreto ingiuntivo dovrà essere necessariamente gestita da un avvocato, non si andrà incontro ad una parcella onerosa, dovendo il legale limitarsi a portare all’attenzione del giudice la raccolta di e-mail (preferibilmente se inoltrate via PEC) intercorse fra la Sorec e il debitore.


9 Ottobre 2024 - Annapaola Ferri


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