A causa di un periodo di crisi la piccola azienda di mio marito ha avuto difficoltà obbligandolo a richiedere un prestito personale alla banca a fronte di un impegno ipotecario della casa di proprietà dei suoi genitori (bifamiliare dove viviamo anche noi) e della mia personale firma a garanzia. Abbiamo un regime di divisione dei beni e io sono un'artigiana con partita iva. Purtroppo, malgrado gli sforzi non è riuscito a salvare l'azienda che è stata dichiarata fallita, dopodichè senza lavoro, onorare con regolarità il debito ci è risultato impossibile. L'anno scorso la casa è stata messa all'asta, nel frattempo la banca ha ceduto il credito ad una agenzia di recupero crediti che ci ha inviato tramite raccomandata la richiesta del saldo in 15 giorni. Saldo che nel frattempo è quasi raddoppiato rispetto a quanto erogato dalla banca. Ho chiamato l'agenzia informandoli che la casa era stata venduta e che ...
La mia casa è stata venduta all'asta a una cifra molto più alta del debito dovuto: come e in che tempi posso recuperare la differenza che sta aspettando la firma del giudice? ...
Recupero somme versate con istanza di concordato preventivo [leggi tutto]
Mia moglie ha presentato un'istanza di concordato preventivo in bianco per risolvere la sua situazione debitoria: per l'ammissione alla procedura le hanno chiesto di aprire un conto corrente giudiziario intestato alla procedura e di versare 3000 euro (presumo come cauzione o per le spese legali). Essendo mia moglie nullatenente, le ho versato io questa somma tramite bonifico dal mio c/c. Successivamente il piano presentato per perfezionare l'accesso al concordato non è stato omologato dal giudice e quindi è stato rigettato. Non essendosi svolta la procedura, ho diritto di richiedere indietro la somma versata (anche in parte, se ci sono state spese)? ...