I benefici fiscali per l'acquisto della prima casa spettano alla sola condizione che, entro il termine di decadenza di diciotto mesi dall'atto, il contribuente stabilisca, entro il Comune dov'è situato l'immobile, la propria residenza. Se il contribuente non vi trasferisce la residenza nel termine appena indicato, non può essere riconosciuta rilevanza di forza maggiore alla cessione da parte del contribuente della quota al coniuge in sede di separazione consensuale. Infatti, il trasferimento di un immobile in favore del coniuge per effetto degli accordi intervenuti in sede di separazione consensuale è comunque riconducibile alla volontà del cedente, e non al provvedimento giudiziale di omologazione. Questi i contenuti della sentenza della Corte di Cassazione numero 16082/14. ...
Separazione consensuale, trasferimento dell'immobile di proprietà al coniuge separato affidatario dei figli minori e successivo fallimento del coniuge obbligato. La domanda che ci si pone è se la l'atto di alienazione possa essere dichiarato inefficace nei confronti della curatela fallimentare. Si tratta, in pratica, di stabilire se l'atto possa, o meno, considerarsi a titolo oneroso. La difesa del coniuge affidatario eccepisce che il trasferimento dell'immobile deve considerarsi a titolo oneroso, perchè in base all'accordo di separazione consensuale il fallito risultava esonerato dalla prestazione periodica e sistematica in favore dei figli (l'altro coniuge disponeva di un reddito personale sufficiente al proprio mantenimento). L'atto era, infatti, destinato a regolare i rapporti patrimoniali tra i coniugi con riferimento alle spese per il mantenimento dei figli, cui il coniuge obbligato, avrebbe provveduto di volta in volta solo in caso di necessità, oltre che con l'attribuzione della nuda proprietà una volta che i figli fossero ...