Segnalazione nella centrale rischi della Banca d’Italia

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Per una mia situazione lavorativa non sono riuscito a saldare e né riuscirò a rimborsare, penso per molto tempo, un debito che ho con una banca: ora a distanza di oltre 10 anni ho chiesto una visura nella Centrale Rischi (CR) della Banca d’Italia e risulto ancora segnalato. Questa cosa rimarrà a vita se non pago e se la banca la passa in perdita rimarrà comunque? Se fosse stata passata in perdita e questo potrebbe generare la cancellazione come faccio a sapere che sia stata passata a tale stato? lo chiedo perchè in Crif, una finanziaria aveva segnalata sulla mia posizione un carta d credito che non ho mai ricevuto ed ho dovuto fare io richiesta di cancellazione. Vorrei rifarmi una vita ma con questa segnalazione non credo una banca mi darà credito.

Se il debitore inadempiente effettua una visura nella Centrale Rischi della Banca d’Italia, tre sono, per quanto qui ci riguarda, le classificazioni che posso rilevare nel report informativo inerente il credito insoluto acceduto:

– Sofferenza
– Sofferenza – Credito passato a predita
– Credito ceduto a Terzi

In Centrale Rischi della Banca d’Italia la segnalazione della posizione in sofferenza viene rinnovata mensilmente. Dalla data in cui la posizione in sofferenza viene integralmente riclassificata, per la prima volta, come credito passato a perdita, occorrono tre anni affinché essa non sia più visibile nei report richiesti dal debitore insolvente o da un qualsiasi intermediario (banca o finanziaria).

Pertanto, bisogna monitorare la posizione censita in Centrale Rischi della Banca d’Italia per verificare la situazione corrente mensile: la classificazione “Sofferenze – Crediti Passati a Perdita” la si rinviene nel report informativo prodotto dalla visura della posizione relativa al debitore inadempiente ed è quella che gli consentirà, da lì a tre anni (dal primo mese in cui compare), di non risultare più censito nella Centrale Rischi (CR) della Banca d’Italia.

Attenzione, una posizione in sofferenza riferita al creditore A può essere riclassificata, il mese successivo, come posizione in sofferenza riferita ad un creditore B in seguito a intervenuta cessione e se il creditore cessionario B è soggetto a vigilanza della Banca d’Italia (e quindi obbligato alla segnalazione mensile), la storia ricomincia daccapo con l’unica differenza che il creditore che segnala mensilmente la posizione in sofferenza non è più A, ma è B.

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25 Novembre 2020 · Simonetta Folliero