Rinuncia eredità e canoni di locazione del de cuius

Accettazione tacita eredità, eredità e successione, rinuncia eredità












Mio padre è deceduto lasciando una casa indivisa tra lui e mia sorella e un locale in affitto. Io vorrei rinunciare all’eredità, solamente che vivo in questa casa indivisa, ed i soldi dell’affitto arrivano sul mio conto. Devo inviare subito una lettera al conduttore per far mandare i canoni di locazione su un altro conto corrente o chiedendo di accantonarli in attesta della rinuncia? per la casa come devo comportarmi? si configurerebbe altrimenti accettazione tacita.

Il chiamato all’eredità, quando a qualsiasi titolo è nel possesso di beni ereditari, deve fare l’inventario entro tre mesi dal giorno dell’apertura della successione (articolo 485 codice civile).

Quindi, una volta aperta la successione e dichiarata la rinuncia all’eredità, deve inventariare le somme, provenienti dai canoni di locazione spettanti agli eredi del de cuius, accreditate sul suo conto corrente, ed eventuali beni del de cuius che utilizza (l’auto, ad esempio). Dovrà, inoltre, stipulare e registrare, nel più breve tempo possibile, un contratto di locazione o di comodato, comprensivo di arredi, con sua sorella.

Se non vuole sottoporsi alla fatica di gestire l’inventario e vuole evitare, in radice, il rischio di conseguire lo status di erede tacitamente accettante, le conviene cambiare residenza prima dell’apertura della successione ed invitare il conduttore ad accreditare i canoni di locazione sul conto corrente di sua sorella.

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26 Marzo 2019 · Giorgio Martini