Avrei due quesiti da porvi: 1) è deceduto recentemente mio padre, e per verificare il patrimonio immobiliare, ho fatto una visura gratuita online, dalla quale risulta la dicitura codice fiscale non censito in catasto. Io sono al corrente che fosse cointestatario, assieme a mia madre che è in vita, di una casa e di un terreno agricolo. Infatti, inserendo il codice fiscale di mia madre, lei risulta titolare di un immobile. La ragione potrebbe essere che non essendo più in vita mio padre, non risulti alcuna intestazione di beni? Oppure deve sempre risultare il possesso di beni immobiliari finchè non subentrano gli eredi? Io ho chiesto direttamente a mia sorella (anche se i nostri rapporti non sono idilliaci) e mi è stato risposto che l'immobile è intestato a tutti e due i nostri genitori, ma ora mi sorgono dei dubbi. 2) Hanno chiesto copia dei miei documenti, per la successione ...
Muore uno dei due coniugi, non ci sono figli, né genitori in vita: l defunto aveva stipulato una polizza vita a mio favore, sono una nipote Il coniuge sa della esistenza della polizza e afferma ci sia un testamento olografo che lo dichiara erede universale, ma non lo mostra Domande: Può il coniuge avviare una azione legale nei miei confronti per il recupero dei premi pagati per la polizza? Se sollecitata per via legali, la compagnia assicurativa può essere costretta a dare conferma che la polizza è stata liquidata a me? Il coniuge può chiedere alla società assicurativa se la polizza è stata liquidata o è ancora giacente? Può mio padre, fratello del coniuge defunto, e dunque erede in caso di mancanza di testamento, chiedere per vie legali di avere copia del testamento? ...
Il Testo Unico Bancario (TUB) sancisce il diritto del cliente e di colui che gli succede a qualunque titolo a ottenere a proprie spese copia della documentazione inerente a singole operazioni poste in essere negli ultimi dieci anni. Se si considera che l'erede (o il coerede) subentra nella stessa posizione del de cuius originario titolare del rapporto, all'erede non può essere eccepito il diritto alla riservatezza del terzo cointestatario, diritto che certamente non sarebbe stato oggetto di alcuna tutela nei confronti di richieste avanzate dallo stesso de cuius cointestatario del rapporto. Infatti, il contratto di conto corrente cointestato, ancorché a firma disgiunta, ha carattere unitario, dato che è stipulato tra due parti: la banca da un lato e i correntisti cointestatari dall'altro, i quali costituiscono una sola “parte” formata da una pluralità di persone (parte soggettivamente complessa). Da un punto di vista contrattuale, dunque, quando la legge bancaria adotta il ...