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Revoca della patente e nuovo esame di guida

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A ottobre 2016 mi è stata ritirata la patente: per poter sostenere un nuovo esame di guida i tre anni previsti dall’articolo 219 del codice della strada decorrono dal passaggio in giudicato della sentenza di revoca o dalla data del ritiro della patente?

Quando la revoca della patente di guida è disposta a seguito di violazioni quali la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, la normativa vigente vieta di conseguire una nuova patente di guida prima che siano passati tre anni dalla data di accertamento del reato (art. 219, comma 3, Codice della strada).

Il ministero dei Trasporti, attraverso proprie circolari, ha sempre identificato tale data col momento del passaggio in giudicato della sentenza di revoca.

Nel settembre del 2018 il Tribunale di Bologna ha emesso ordinanza (11901/2018) con la quale stabilisce che il decorso del triennio parte dalla data di ritiro della patente e non da quella in cui passa in giudicato il provvedimento di revoca.

Tuttavia, la Corte di cassazione (sentenza 13508/2019) ha recentemente ribadito che il provvedimento di revoca della patente non viene materialmente in esistenza prima che il Giudice penale lo pronunci (altro essendo, per natura, finalità ed effetti diversi, il provvedimento prefettizio, cautelare, di sospensione provvisoria della patente). Pertanto, secondo i giudici di legittimità, la data di accertamento del reato – dalla quale, decorsi tre anni, è possibile conseguire una nuova patente di guida – deve essere intesa come data di passaggio in giudicato della decisione che accerta giudizialmente la sussistenza della fattispecie penale e non come data di accertamento del fatto (verbale di accertamento della guida in stato di ebbrezza o di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti).

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24 Agosto 2019 · Giuseppe Pennuto

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