DOMANDA
In relazione al precedente quesito, vorrei ancora chiedere se l’Agenzia di recupero crediti, nel caso non raggiungessimo un accordo, si rivolgerà al Giudice per un pignoramento del quinto dello stipendio, dovrà produrre la documentazione dove risulterà per quanto ha acquistato il credito. Se così fosse potrebbe, a fronte magari di 10.000 euro di spesa, guadagnarne 40.000 di più, è corretto?
Per questa ragione, mi chiedo come mai la banca che concesse il finanziamento non abbia proceduto, essa stessa, a chiedere un decreto ingiuntivo, ma abbia preferito venderlo ad altri.
Secondo Voi, passeranno almeno alcuni mesi, prima che procedano con un eventuale decreto ingiuntivo, e, cercheranno comunque prima, in ogni modo di provare a recuperare più soldi possibili?
Se si giungesse ad un accordo, la liberatoria dovrà essere rilasciata quando si pagherà tutto il debito oppure all’atto dell’accordo?
RISPOSTA
Nessuna norma impone ad un creditore cessionario, che chieda al giudice un decreto ingiuntivo, di rendere noto il costo di acquisto del credito per il quale agisce.
Le banche fanno il mestiere di erogare credito, apposite società di occupano di recuperare quelli deteriorati.
Nell’accordo di saldo stralcio deve essere previsto il rilascio della quietanza liberatoria appena effettuato il pagamento.
21 Febbraio 2020 - Chiara Nicolai