DOMANDA
A Luglio dello scorso anno ho sottoscritto un contratto di locazione per 4 anni per una stanza a partire dal settembre 2023, con obbligo di almeno un anno di abitazione: nel contratto si prevede espressamente che la disdetta venga effettuata almeno 3 mesi prima.
A Giugno 2024 ho inviato ad un proprietario (sono due ex coniugi i proprietari) regolare disdetta per poter liberare la casa dal 1 settembre (la mia ultima notte sarebbe quindi il 30 Agosto).
Premesso che i proprietari non li ho mai conosciuti in quanto gestisce tutto una agenzia immobiliare ed anche su loro indicazione scritta mi hanno indicato di inviare una raccomandata ad un solo proprietario.
Ad oggi del sito delle Poste scopro che il proprietario non ha ancora ritirato la raccomandata nonostante l’avviso di giacenza. L’agenzia mi dice che il tutto avrebbe validità da quando la ritirano, ma siamo a Luglio…ed io non posso e non voglio pagare settembre. Di quel che mi ricordo una raccomandata fa fede anche l’avviso di giacenza perché appunto una persona non può non ritirare “ad libidum” le raccomandate.
L’agenzia adesso mi avrebbe detto di inviare una pec alla ex moglie (anch’essa proprietaria), ma insomma, io non vorrei pagare il canone di locazione del mese di settembre.
Pertanto ha valore la prima raccomandata?
Se anche mando una pec alla seconda proprietaria facendo vedere anche l’invio della prima raccomandata all’altro ha valore?
RISPOSTA
La notifica della raccomandata si intende perfezionata decorsi 10 giorni dall’inizio giacenza (se non ritirata prima) presso l’ufficio postale: checché ne dicano all’Agenzia. Sarebbe singolare se il destinatario di un atto inviato via raccomandata AR, potesse decidere di non ritirare la missiva ed invalidare, in questo modo, qualsiasi notifica a lui indirizzata. Per fortuna, non funziona così.
Stia pure tranquilla, poiché nell’ordinamento giuridico italiano si scindono gli effetti della notifica fra il notificante e il notificato, dal primo settembre, cioè dopo tre mesi dall’invio della raccomandata A/R (come attestato da ricevuta rilasciata da Poste Italiane), potrà lasciare l’appartamento avendo correttamente inviato la raccomandata di recesso dal contratto il primo di giugno.
Giusto per tranquillità, suggerirei di inviare, al precedente destinatario, una seconda raccomandata A/R in piego – ovvero senza busta (in modo che nessuno possa asserire, successivamente, di aver ricevuto una busta vuota) – nella quale ricorderà al locatore di aver già inviato, nei termini di preavviso previsti da contratto, la raccomandata relativa alla comunicazione di recesso dal contratto di locazione, ancora lasciata in giacenza, e che, pertanto, dal primo settembre lascerà libero l’appartamento locato.
Per concludere, per il mittente, la notifica della raccomandata vale dalla data di invio della comunicazione di preavviso, indipendentemente dal momento in cui il locatore ritirerà, eventualmente, la raccomandata in giacenza.
4 Luglio 2024 - Giorgio Martini
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