Sto andando dal notaio per un compromesso di vendita, ho chiesto di fare una scrittura privata autenticata: io mi chiedo cosa cambia tra una scrittura autenticata dal notaio o un atto di compromesso? Con la scrittura privata autenticata se non la registro all agenzia delle entrate cosa rischio io e acquirente? Il motivo per questo é che l'acquirente vuole che l'atto non sia registrata alla Agenzia delle Entrate ed allora io per paura che andrò incontro a degli accertamenti ho detto all'acquirente di fare un altra scrittura privata senza autentica dove si assumerà tutti i rischi della non registrazione.. Con quest'ultima scrittura privata mi metto al sicuro che acquirente sia obbligato a pagarmi eventuale accertamento del ade? Eventualmente, qualora fosse obbligatoria, quanto costerebbe la registrazione della scrittura privata autenticata dal notaio? ...
Prestito e scrittura privata [leggi tutto]
Vorrei qualche chiarimento in merito alla questione dei prestiti personali tramite scrittura privata: nel 2003 ho ricevuto in prestito 5000 euro in contanti dal signor Y e nel 2005 redigo una scrittura privata con il seguente contenuto Nel 2003 io, signor X, ho ricevuto la somma di 5000 euro dal signor Y e mi impegno a restituirla al più presto. con la firma di entrambi. La scrittura privata è stata scritta con la mia calligrafia e non risulta autenticata. Dovrebbe trattarsi di una promessa di pagamento (oppure di una ricognizione di debito), che dovrebbe risultare un atto interruttivo della prescrizione. Il punto é che nella scrittura privata non è segnata la data di sottoscrizione della scrittura stessa. In questo caso se non è chiaro il momento di sottoscrizione della scrittura privata, da dove parte il periodo di conteggio per la prescrizione del debito? ...
Quando una scrittura privata non autenticata ha data certa [leggi tutto]
Qualora la scrittura privata non autenticata formi un corpo unico col foglio sul quale è impresso il timbro postale, la data risultante da quest'ultimo è data certa della scrittura, perché la timbratura eseguita in un pubblico ufficio equivale ad attestazione autentica che il documento è stato inviato nel medesimo giorno in cui essa è stata eseguita: mentre grava sulla parte che contesti la certezza della data l'onere di provare - pur senza necessità di querela di falso - che la redazione del contenuto della scrittura è avvenuta in un momento diverso. Questo il principio di diritto ribadito dai giudici della Corte suprema nella sentenza 17335/15. ...