In merito all’ormai dilagante fenomeno dell’obsolescenza programmata dei prodotti elettronici ed elettrici, vorrei sottolineare che il fenomeno, oltre ad influire negativamente alle tasche dei consumatori, danneggia anche l’ambiente.
Tutti i prodotti resi appunto, obsoleti, come vengono smaltiti?
Possibile che nessuno si muova, almeno per questo nobile ideale?
Elettrodomestici che si rompono troppo presto e che non conviene o è impossibile riparare, smartphone costosissimi con sistemi operativi impossibili da aggiornare dopo un anno.
La produzione di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (per capirci, dal frigorifero al cellulare, i cosiddetti Raee) è aumentata negli ultimi decenni con una crescita del 3-5% all’anno e si stima che raggiungerà le 12 milioni di tonnellate entro il 2020.
Le problematiche più frequenti che vengono riscontrate ad esempio in uno smartphone sono: batteria, touchscreen e caricatore; nei televisori sono telecomando, schermi e connettori; nei pc ancora una volta sono le batterie a non funzionare al meglio, seguite da hard disk e alimentatori.
L’obiettivo del progetto Prompt è proprio quello di sviluppare un programma di test indipendenti per valutare la longevità dei prodotti elettronici.
Diversi membri del Beuc, la federazione europea di organizzazioni di consumatori, hanno aderito all’iniziativa che, oltre a stimolare i produttori, servirà anche a incentivare i consumatori ad utilizzare più a lungo i prodotti, a ripararli e ad accettare anche prodotti di seconda mano.
I risultati dei test andranno anche a delineare i prodotti migliori per ciascuna categoria considerata.
18 Ottobre 2019 · Gennaro Andele
Ti trovi nel Forum – Tutela del consumatore e risarcimento danni a persone e cose del sito la comunità dei debitori e dei consumatori italiani e stai leggendo il topic Obsolescenza programmata prodotti elettronici ed elettrodomestici – Influisce negativamente anche sull’ambiente?
Seguici su Facebook