Non riesco a ripagare debito accumulato con due Carte revolving – Il consolidamento del debito ad opera del debitore quando banche e finanziarie lo negano

Se non si riesce ad ottenere un prestito di consolidamento per incrementare la sostenibilità delle rate mensili, si procede con il consolidamento fai da te












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Nel giro degli ultimi anni ho purtroppo creato un debito di 3500€ con due Carte revolving, una da 1500€ e la AMEX da 2000€: ultimamente sono in difficoltà con i pagamenti mensili, ho provato a richiedere un prestito per consolidamento debiti a diverse finanziare ma mi è stato negato da tutte.

Lavoro con un contratto a tempo determinato a chiamata ma mi garantisce ogni mese un compenso di almeno 850-900 euro. Come mi consigliate di procedere e quale può essere il motivo per cui il mio finanziamento viene rifiutato? Controllando non sono segnalato alla CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria), né ho mai avuto rate insolute.

In tempi, come questi, di stretta creditizia è molto difficile ottenere un prestito: inoltre le banche e le finanziarie devono stare molto attente a non creare sovraindebitamento in quanto potrebbero vedersi annullato il diritto al rimborso dal giudice su ricorso del debitore, ai sensi della legge 3/2012.

Ora, con una rata sostenibile di soli 180 euro (pari al 20% della busta paga netta) e con un contratto a tempo determinato (che non fornisce alcuna garanzia di continuità nel rimborso rateale) è molto difficile ottenere un prestito.

Per la medesime ragioni, tuttavia, si può stare abbastanza tranquilli rispetto ad eventuali azioni esecutive avviate dal creditore insoddisfatto dal rimborso dei crediti revolving.

Quindi il debitore, considerato che risulterebbe del tutto indifferente la eventuale segnalazione nel Sistemi di Informazione Creditizia (SIC) privati, dal momento che mai e poi mai riuscirebbe ad ottenere accesso al credito stante le attuali condizioni reddituali, può interrompere volontariamente il versamento delle rate mensili di rimborso del prestito rotativo (revolving), se proprio non ce la fa ad andare avanti, ed attendere un eventuale pignoramento della busta paga che potrà portare ad una trattenuta presso il datore di lavoro, nell’ipotesi peggiore, pari a 180 euro/mese, anche se i due creditori agissero contemporaneamente per vie legali. Si tratta dell’ultima spiaggia o consolidamento del debito cosiddetto del tipo “fai da te”.

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20 Marzo 2024 · Patrizio Oliva

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