Ho ricevuto una telefonata dalla direttrice della banca dove ho il conto corrente: mi ha detto che ha ricevuto una segnalazione di sofferenza e che il mutuo casa mi è stato revocato. Premetto che ho avuto dei problemi nel pagare dei prestiti. Sono rimasta basita in quanto il mutuo l'ho stipulato con un'altra banca ed è l'unica rata che sto pagando regolarmente. Non ho mai saltato una rata. La mia domanda è questa: è possibile che la banca dove ho stipulato il mutuo abbia revocato il mutuo a causa di questa segnalazione? Io comunque non ho ricevuto nessuna telefonata ne tantomeno una raccomandata della revoca da parte della banca dove ho il mutuo. ...
Io e mio marito vogliamo chiedere un mutuo prima casa al 100%: entrambi abbiamo contratto a tempo indeterminato (io lavoro per la Pubblica Amministrazione): io non ho prestiti in essere mentre mio marito ha solo quello della macchina che paga regolarmente. La nostra situazione economica è quindi stabile. L'unica cosa che temo è che la nostra richiesta di mutuo al 100% possa essere ostacolata perché mio marito, in passato, ha chiesto un prestito che ha pagato in ritardo ( ma saldato completamente), tanto che non ha avuto problemi con il secondo prestito per la sua attuale macchina. Quei ritardi sono avvenuti almeno 6 o 7 anni fa e, facendo una richiesta di visura al CRIF datata il mese scorso, allo stato attuale, non risulta segnalato, ma pulito. Mi chiedo, la banca può crearci problemi per la concessione del mutuo? ...
Nella stipula di un contratto preliminare di compravendita immobiliare, l'acquirente non può avvalersi della disciplina relativa alla garanzia dei vizi della cosa venduta o di quella relativa alla garanzia per mancanza di qualità della cosa venduta, le quali presuppongono la conclusione del contratto definitivo e sono estranee al contratto preliminare, che ha per oggetto solo l'obbligo di concludere un contratto successivo e definitivo di compravendita, in ordine al quale quelle garanzie non trovano giustificazione. L'acquirente che stipula un contratto preliminare di compravendita di un immobile gravato da vincoli, cui sia stato promesso dal venditore contraente il pieno e libero e acquisto del bene, può rifiutare il proprio consenso alla stipula del contratto definitivo fino a quando non gli sia stata fornita la dimostrazione della libertà dell'immobile. Questi gli spunti di riflessione giuridica emersi dalla lettura della sentenza della Corte di cassazione 21681/14. ...