Mi sono dimesso con pignoramento in corso – Cosa succede adesso?





Deve rivolgersi ad un avvocato che può individuare, ad onorari accessibili, iscrivendosi ad una sigla sindacale con sportelli sul territorio in cui vive.





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Il mio ex datore, a prescindere dal pignoramento a cui sono andato incontro, non aveva alcuna intenzione di versarmi il tfr quando mi sono dimesso. Dopo le dimissioni non ho saputo più niente della mia posizione nè del tfr e nemmeno dell eventuale pignoramento del mio tfr. Da come ho letto un giudice stabilirà l’importo del pignoramento del tfr e quindi il datore non è tenuto a versarmi niente prima di allora. Ma è passato un anno e avrei intenzione di andare per vie legali dato che, ripeto, a prescindere dal pignoramento il datore non vuole proprio saperne di versare il tfr.

Come ci si muove in questi casi? Il datore all’epoca mi pagava liquidamente. Dopo il pignoramento del 20% del tfr dove andranno a finire la restante parte, come ci si può tutelare? Posso dopo quasi un anno denunciare il fatto?

Deve rivolgersi ad un avvocato che può individuare, ad onorari accessibili, iscrivendosi ad una sigla sindacale con sportelli sul territorio in cui vive. L’avvocato diffiderà l’ex datore di lavoro a versarle il TFR residuo al pignoramento (circa l’80% di quanto maturato al momento delle dimissioni). Dopodiché, qualora il suo debitore permanesse nell’inadempimento, dovranno essere avviate le procedure per il recupero coattivo del TFR.

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27 Ottobre 2018 · Simone di Saintjust

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