Diritto di prelazione su immobili in comunione ereditaria
In riferimento al precedente quesito del 9 gennaio 2024, inerente un atto notarile di compravendita di un terreno agricolo cointestato per 1/2 alla sottoscritta e 1/2 ad un coerede, poi deceduto, cui eredi testamentari hanno venduto a terzi non confinante e non in possesso di requisiti di coltivatore diretto, vorrei approfondire il quesito: gli eredi testamentari hanno venduto il loro 1/2 al terzi; terzi afferma che così è entrato nella comunione del terreno poiché è indiviso e, pertanto, l'1/2 della sottoscritta gli spetta per diritto di prelazione. Poiché il terreno confina con altri terreni agricoli, nel timore di una rivalsa nei miei confronti dai confinanti, vorrei chiedere due specifici quesiti e conferma: nel timore che caso vendita al terzi già in possesso dell'altro 1/2 e i confinanti possano fare rivalsa, nei confronti di chi verrebbe esercitata? Al venditore o all'acquirente? Nell'incertezza ho chiesto al terzi di formulare una dichiarazione da ...
Alienazione della quota in comunione ereditaria - Prelazione e diritto di riscatto dei coeredi
Il coerede, che vuoi alienare a un estraneo la sua quota o parte di essa, deve notificare la proposta di alienazione, indicandone il prezzo, agli altri coeredi, i quali hanno diritto di prelazione. Questo diritto deve essere esercitato nel termine di due mesi dall'ultima delle notificazioni. In mancanza della notifica, i coeredi hanno diritto di riscattare la quota dall'acquirente e da ogni successivo avente causa, finché dura lo stato di comunione ereditaria. Se i coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più, la quota è assegnata a tutti in parti uguali. Tale disposizione concede, quindi, a tutti i coeredi un diritto di prelazione nel caso uno di loro ceda in tutto od in parte la sua quota di eredità, a condizione che l'acquirente sia non un coerede, ma un soggetto estraneo alla comunione. In tema di successione per rappresentazione il discendente rappresentante che subentri nel luogo e nel ...
Comunione ereditaria e pagamento dell'IMU sui beni immobili in comunione
La questione riguarda un immobile ereditato da quattro fratelli nel 2015: uno dei fratelli, in fase di successione, chiede futura assegnazione della casa e, nel frattempo, in attesa della divisione, ne fa la sua abitazione principale. L'Atto di Divisione viene però stipulato dopo sei anni, nel 2021. Con l'Atto di Divisione la casa viene assegnata, come previsto, al fratello che la desiderava, tramite scambio di conguaglio agli altri fratelli co-eredi (dato che gli altri beni in comunione erano di valore inferiore). Leggo che la divisione ha effetto retroattivo, ovvero la legge considera che i beni (precedentemente in comunione) non siano mai stati in comunione tra gli eredi, ma di esclusiva titolarità di uno solo di essi dal momento dell'apertura della successione, e non da quando la divisione è stata realmente effettuata (art. 757 cod. civ.). Chiedo: tale effetto retroattivo è da considerarsi anche a livello fiscale? A chi tocca la ...