Prestazioni di lavoro occasionali per un pensionato

Si può operare con prestazioni di lavoro occasionale: non ci sono limiti di reddito, non bisogna dotarsi di partita IVA e c'è una franchigia previdenziale


DOMANDA

Sono in pensione (di vecchiaia): che limiti di reddito e a che regime fiscale devo sottostare, per svolgere occasionalmente la mia precedente attività (fotografo ambulante)?


RISPOSTA

Per iniziare, il pensionato può pensare a erogare prestazioni di lavoro occasionale: non ci sono limiti di reddito, non c’è bisogno di avere una partita IVA, non si dovrà scegliere un regime fiscale appropriato e se il ricavo per le prestazioni rese come fotografo ambulante non supera i 5 mila euro nell’anno di imposta (dal primo gennaio al 31 dicembre) il pensionato non è obbligato ad iscriversi alla gestione separata INPS ed a versare contributi previdenziali per l’importo che eccede la soglia di 5 mila euro. L’unica incombenza sarà quella di presentare la dichiarazione dei redditi con modello 730, indicando fra i redditi diversi l’importo ricavato dall’attività di fotografo ambulante. Qualora tale importo dichiarato fosse superiore ai 5 mila euro, occorrerà iscriversi alla gestione separata INPS (continua a non necessitare la dotazione di una partita IVA) versando, con modello F24 il contributo dovuto (che, per il 2024 è stato fissato al 33% dell’importo che eccede i 5 mila euro ricavati dalla prestazione di lavoro autonomo occasionale.
Se, come presumiamo, l’attività di fotografo ambulante si rivolgerà ad una serie di clienti privati o a soggetti in regime fiscale semplificato (forfetario, ad esempio), a clienti, cioè, che non possono rivestire il ruolo di sostituito d’imposta, basterà rilasciare una semplice ricevuta senza ritenuta d’acconto, laddove la fattura con ritenuta d’acconto è necessaria quando il cliente è una società o una ditta individuale con partita IVA e regime contabile ordinario. In quest’ultima evenienza, tuttavia, il carico contributivo del 33% (riferito sempre e solo ai ricavi eccedenti i 5 mila euro di franchigia) dovrà essere versato dal cliente nella misura del 22% – mentre l’11% verrà versato dal prestatore (ma il relativo costo verrà esposto e incassato con la fattura). Naturalmente, l’eventuale obbligo di versamento del contributo previdenziale (pari alla 33% dell’importo della prestazione di cui l’11% subito e il 22% con modello F24), dovrà essere oggetto di preavviso al cliente e successivamente notificato tramite richiesta, come si è già accennato, dell’11% dell’importo nominale della prestazione da evidenziare nella fattura.
Per evitare problemi nel corso dello svolgimento dell’attività di fotografo ambulante converrà, comunicare l’inizio attività alla questura territorialmente competente per luogo dove si intende operare.


17 Agosto 2024 - Tullio Solinas


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