DOMANDA
Mio padre vorrebbe intestarmi la casa con la tipologia di Nuda proprietà: potrei poi andarci a vivere trasferendomi la residenza e quale è il miglior metodo per ottenere in donazione la casa e poter continuare ad usufruire dell’assegno di inclusione? (usufrutto, uso, abitazione, servitù, superficie, enfiteusi).
Non vorrei aumentare troppo l’isee.
RISPOSTA
Qualora oggetto della donazione fosse la nuda proprietà e nella nuda proprietà acquisita per donazione il nucleo familiare trasferisse la residenza, nel modulo MB1 della DSU le opzioni disponibili sono:
– casa di proprietà (da intendersi come piena proprietà, ndr) (o altro diritto reale di godimento);
– in locazione;
– altro (ad esempio comodato gratuito).
Mettendo il flag sulla prima opzione si renderebbe una dichiarazione mendace, dal momento che la casa non è in piena proprietà, ma è in nuda proprietà e non è detenuta con altro diritto reale di godimento.
Infatti rappresenta una anomalia occupare una casa detenuta in nuda proprietà, dal momento che una situazione di questo tipo rappresenterebbe, per l’occupante, il possesso della piena proprietà. In pratica la nuda proprietà è incompatibile con un qualsiasi diritto reale di godimento, altrimenti si tratterebbe di piena proprietà.
In altre parole non ha alcun senso che il nucleo familiare abbia coma casa di abitazione un immobile detenuto in nuda proprietà da uno dei suoi componenti.
Peraltro, abbiamo spiegato qui e nei successivi quesiti quale sia la procedura più lineare e la tempistica da seguire per acquisire casa in donazione, trasferirvi la residenza del nucleo familiare, tentare di mantenere l’Assegno di Inclusione ed anche eseguire i lavori di ristrutturazione nell’unità immobiliare donata.
La preghiera è di non insistere con ulteriori quesiti. Grazie.
28 Febbraio 2024