Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo dell’ISEE, appartamento in eredità e successione non ancora effettuata

Un immobile può essere dichiarato un bene di proprietà del dichiarante, solo se nei Registri Immobiliari c'è stata trascrizione del titolo di proprietà












Mia madre è deceduta nel mese di maggio 2022 lasciando un appartamento (nel quale vivo) e un conto corrente: non ho ancora effettuato la dichiarazione di successione ma sono erede a tutti gli effetti perché ho compiuto degli atti che si configurano come accettazione tacita e devo presentare la DSU/ISEE. Al CAF mi hanno detto che devo dichiarare l’appartamento anche se la successione non è stata effettuata (e dunque risulta ancora intestato a mia madre) perché io sono comunque erede. È esatto? Grazie.

Gli immobili da inserire nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) sono quelli detenuti in piena proprietà, in usufrutto o per diritto di abitazione: in particolare, l’erede diviene pieno proprietario di un immobile se:

– accetta l’eredità, in modo tacito o esplicito;
– l’immobile gli viene assegnato in sede di divisione ereditaria (se ci sono altri coeredi);
– presenta la dichiarazione di successione, paga l’imposta di successione (se dovuta), l’imposta di registro e quella catastale con contestuale trascrizione del titolo di proprietà nei pubblici registri immobiliari;
– procede alla voltura catastale.

Peraltro la DSU/ISEE 2024 deve riferirsi agli immobili in piena proprietà detenuti dal dichiarante al 31 dicembre 2022: in base alla normativa vigente il dichiarante avrebbe tempo per procedere alla dichiarazione di successione (senza applicazione di sanzioni e interessi di ritardato pagamento) fino al maggio 2023 (12 mesi dal decesso del de cuius), per cui è escluso che egli possa dichiarare l’immobile come proprio nella dichiarazione DSU/ISEE 2024 anche qualora avesse compiuto atti che configurano, irrimediabilmente, l’accettazione tacita dell’eredità. Il suggerimento è quello di interpellare un altro CAF o Patronato per verificare la correttezza di quanto è stato riferito circa l’immobile non ancora censito come bene in piena proprietà al dichiarante presso i Pubblici Registri Immobiliari gestiti dall’Agenzia delle Entrate (AdE).

Noi possiamo solo sostenere che, a nostro parere, dichiarare al 31 dicembre 2022 l’appartamento ereditato come proprio, integra una dichiarazione falsa, dal momento che a quella data, nei Pubblici Registri Immobiliari l’appartamento risultava intestato a un soggetto (la madre, seppur defunta) diverso dal dichiarante.

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25 Gennaio 2024 · Roberto Petrella