Quando il fideiussore non risponde del credito concesso al debitore principale [leggi tutto]
Nella fideiussione per obbligazione futura l'onere del creditore, previsto dall'articolo 1956 del codice civile, di richiedere l'autorizzazione del fideiussore prima di far credito al soggetto per cui è stata prestata fideiussione e le cui condizioni patrimoniali siano peggiorate dopo la sottoscrizione del contratto di garanzia, assolve alla finalità di consentire al fideiussore di sottrarsi, negando l'autorizzazione, all'adempimento di una obbligazione divenuta, senza sua colpa, più gravosa. La banca che concede finanziamenti al debitore principale, pur conoscendone le difficoltà economiche, fidando nella solvibilità del fideiussore, senza informare quest'ultimo dell'aumentato rischio e senza chiederne la preventiva autorizzazione, incorre in violazione degli obblighi generici e specifici di correttezza e di buona fede contrattuale. La mancata richiesta di autorizzazione non può, difatti, configurare una violazione contrattuale liberatoria solo se la conoscenza delle difficoltà economiche in cui versa il debitore principale è comune, o dev'essere presunta tale, come nell'ipotesi in cui debitrice sia una società ...
In difetto di diversa specificazione nel contenuto contrattuale, che il creditore garantito è tenuto a documentare adeguatamente, non rileva che il formale pagamento con cui l'obbligazione è stata estinta dal debitore principale sia dovuto alla messa a disposizione di altre liquidità o disponibilità da parte dello stesso creditore originario, il cui effettivo credito complessivo non sia quindi diminuito, ma venga in certo modo ristrutturato o sostituito nella sua composizione. Inoltre, la liberazione del garante non richiede necessariamente che il debito sia estinto con importi versati dal debitore principale rivenienti da disponibilità riconducibili a soggetti estranei alla sfera patrimoniale del creditore: l'estinzione dell'obbligazione principale comporta pure l'estinzione della fideiussione prestata per la singola obbligazione descritta nel contratto con cui la garanzia era stata concessa. In altre parole, quando manchi la prova scritta di una diversa specifica previsione contrattuale, la fideiussione si estingue nel momento in cui si verifica l'estinzione dell'obbligazione principale ...
Può accadere che un soggetto presti fideiussione per un'apertura di credito: la banca concede l'apertura di credito e mette a disposizione l'importo garantito dal fideiussore. Successivamente all'apertura di credito, e prima che il debitore principale effettui un qualsiasi prelievo delle somme messe a disposizione della banca, il fideiussore costituisce un fondo patrimoniale conferendovi tutti i beni immobili di sua proprietà. Ora, nel caso in cui il debitore principale risulti inadempiente, il fideiussore, come è naturale, viene chiamato a rispondere degli importi prelevati dal debitore e non rimborsati alla banca. La banca promuove, allora, azione revocatoria del fondo patrimoniale costituito dal fideiussore, ma quest'ultimo eccepisce che l'atto è stato costituito prima dell'insorgenza del credito, per cui, ai sensi del codice civile, l'azione revocatoria dell'atto di costituzione del fondo patrimoniale risulta inammissibile. Invece, per i giudici di legittimità (sentenza 1450/14) l'azione revocatoria ordinaria presuppone, per la sua esperibilità, la sola esistenza di ...