Durata pignoramento conto corrente da parte di Agenzia delle Entrate Riscossione





In caso di pignoramento esattoriale ex articolo 543 del cpc, il c/c del debitore verrà sbloccato solo dopo il decreto di assegnazione del giudice





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Ho dei debiti con l’Agenzia delle Entrate che difficilmente riuscirò a pagare per intero, quindi già mi sto preparando psicologicamente al pignoramento. Non posseggo beni immobili ma solo un conto corrente con cui ci lavoro. l’Agenzia Entrate può solo pignorarmi il conto corrente, ma farà un buco nell’acqua perchè li sopra ci sono al massimo 50 euro.

Una volta effettuato il pignoramento questo permane per sempre, oppure il pignoramento scade eventualmente va rinnovato”dopo un certo periodo di tempo? Anche perchè una volta pignorato un conto corrente chi è che ci va a depositare soldi?

Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER) può procedere al pignoramento secondo due diverse procedure: la prima in base all’articolo 72 bis del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 602/1973, la seconda ex articolo 543 del codice di procedura civile.

Nel secondo caso il conto corrente resta bloccato fino al decreto di assegnazione del giudice adito (decreto con cui il giudice assegna le somme pignorate al creditore procedente).

Nel primo caso (pignoramento esattoriale) la procedura prevista dall’articolo 72 bis del DPR 602/1973 prevede che un ufficiale della riscossione (un funzionario abilitato dell’Agenzia) rediga e sottoscriva direttamente un ordine alla banca di pagare il credito direttamente al concessionario, fino a concorrenza del credito per cui si procede nel termine di sessanta giorni.

Dopo sessanta giorni, allora, tutto OK? ADER dovrà procedere con la notifica di un nuovo atto di pignoramento? No, perchè l’articolo 72 bis del DPR citato, prevede l’ordine di pagare il credito direttamente al concessionario (ADER), fino a concorrenza del credito per cui si procede: a) nel termine di sessanta giorni dalla notifica dell’atto di pignoramento, per le somme per le quali il diritto alla percezione sia maturato anteriormente alla data di tale notifica; b) alle rispettive scadenze, per le restanti somme.

Insomma, per farla breve, in caso di pignoramento conviene aprire subito un nuovo conto corrente sul quale operare almeno fino al prossimo pignoramento.

STOPPISH

27 Novembre 2019 · Simonetta Folliero

Vorrei sapere se il pignoramento del conto BancoPosta porta in automatico il pignoramento delle due carte Postepay che posseggo (una gialla e l’altra Revolution con IBAN). Lo chiedo perchè so che le Postepay sono svincolate dal conto , infatti uno può richiederle pur non avendo un cc. Qualora non fossero pignorabili contestualmente al cc , per poterle pignorare dovrebbero fare un altra procedura Successiva alla prima? Nota,il cc è vuoto… SECONDA DOMANDA : se dopo il pignoramento apro un altro conto corrente , dopo quanto tempo verrà pignorato anche questo? c’è un sistema di monitoraggio continuo che come apri un conto te lo blocca oppure ADER periodicamente effettua una “ricognizione” magari a distanza di mesi?

La carta Postepay, se collegata al conto corrente pignorato, è anch’essa oggetto di prelievo dal saldo disponibile. La carta con IBAN invece deve essere oggetto di nuovo pignoramento: tenga conto, tuttavia, che secondo quanto disposto dall’articolo 547 del codice di procedura civile, il terzo pignorato, ovvero Poste Italiane, con dichiarazione a mezzo raccomandata inviata al creditore procedente o trasmessa a mezzo di posta elettronica certificata, deve specificare di quali cose o di quali somme è debitore o si trova in possesso e quando ne deve eseguire il pagamento o la consegna.

Ne consegue, necessariamente, che il creditore procedente, qualora il saldo di conto corrente risultasse insufficiente a soddisfare il credito azionato, verrà comunque a conoscenza della carta Revolution con IBAN e potrà procedere a pignorare anche questa.

Non c’è un monitoraggio continuo da parte di ADER sui rapporti di conto corrente detenuti dal debitore, ma, poichè l’informazione relativa all’apertura di conti correnti, o carte con IBAN, presso intermediari finanziari operanti in Italia, diviene disponibile all’Agenzia delle Entrate dopo pochi mesi dall’instaurazione del rapporto, i funzionari di ADER, consultando l’anagrafe patrimoniale gestita dall’Agenzia delle Entrate, possono effettuare periodicamente una ricognizione con codice fiscale del debitore ed azionare un nuovo pignoramento. Sui tempi di un successivo pignoramento non siamo in grado di fornirle risposta.

STOPPISH

28 Novembre 2019 · Ornella De Bellis

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