DOMANDA
Un figlio avevo cointestato un conto corrente con firma disgiunta con il padre, dal quale prelevò in passato, attraverso dei bonifici accreditati sul suo conto personale, molti soldi.
RISPOSTA
Va premesso che la giurisprudenza consolidata (si vedano Cassazione 4682/2018, 809/2014, 10991/2013, 2983/2008, 12552/2000 e 3499/99) ritiene, ormai unanimemente che la cointestazione, con firma e disponibilità disgiunte, di una somma di denaro depositata presso un istituto di credito è qualificabile come donazione indiretta qualora detta somma, all'atto della cointestazione, risulti essere appartenuta ad uno solo dei cointestatari, rilevandosi che, in tal caso, con il mezzo del contratto di deposito bancario, si realizza l'arricchimento senza corrispettivo dell'altro cointestatario.
22 Febbraio 2023 - Simonetta Folliero
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