Mia moglie è deceduta ad aprile di quest'anno: avevamo un conto corrente cointestato, a firma disgiunta, sul quale convergevano gli accrediti delle nostre pensioni. Non abbiamo figli. Ho provato a prelevare l'intero saldo di conto corrente (circa 15 mila euro), così come anche dispone la recentissima ordinanza della Corte di cassazione 7862/2021, ma il conto corrente è stato comunque bloccato dopo la dichiarazione di morte presentata per mia moglie e mi è stato concesso il solo prelievo del 50% del saldo disponibile. La banca pretendeva la dichiarazione di successione a cui io non sono obbligato non essendoci beni immobili nell'asse ereditario e assommando l'eredità ad appena 7 mila euro (la metà del saldo di conto corrente cointestato). A questo punto ho presentato la un atto notorio attestante l'esonero dall'obbligo di presentazione della dichiarazione di successione, ma non è servito a nulla. La situazione permane in una fase di stallo ed ...
Io e mia madre in data novembre 2017 abbiamo rinunciato all'eredità di mio padre, causa rilevanti debiti con l'agenzia delle entrate. Al fine di bloccare il conto corrente cointestato (50% mia mamma / 50 % mio papà) sul quale veniva accreditata mensilmente la pensione di mio padre, mia madre ha dovuto firmare dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà per dichiararsi chiamata all'eredità/erede. Detto ciò, sia io che mia madre abbiamo poi dovuto firmare in banca un documento attestante la richiesta di chiusura del conto. Sottolineo che tutto ciò è stato fatto al fine di evitare che la pensione fosse erogata su quel conto corrente, non è mai stato prelevato alcunchè dopo il decesso di mio padre, ne è mai stato liquidata alcuna somma in nostro favore. Il conto risulta, ad oggi, dopo ben 18 mesi, ancora aperto, la banca non è in grado di darci una motivazione. Tutto quanto appena descritto ...
Con il mio ex compagno (more uxorio) ho un mutuo cointestato (firme congiunte), poggiato su conto cointestato (firme disgiunte), l'immobile invece è intestato a lui. Senza avvisarmi ha venduto casa e in seguito ha chiuso il mutuo cointestato e il conto cointestato, entrambi con la mia firma. La casa è in contenzioso giudiziario poiché non vuole darmi la mia parte del 50% del ricavato al netto dell'estinzione del mutuo. In questo modo la banca mi ha creato un danno economico non da poco non avendo ora una capitale per ricomprare una mia casa. Come è possibile che la banca abbia potuto chiudere un mutuo senza la mia firma? E come è possibile che abbia potuto chiudere anche il conto cointestato? ...