Consigli per l’avvio di una nuova società
Il prestito ad una società viene erogato se non a fronte di fideiussioni personali dei soci, se non segnalati nei SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie)
Sono un imprenditore con una serie di debiti personali: a causa di alcuni prestiti non pagati in passato, mi trovo in una situazione in cui non riesco ad ottenere ulteriori prestiti dalle banche e nonostante non sia fallito, il mio nominativo risulta segnalato nelle banche dati dei cattivi pagatori.
Per continuare a lavorare e superare questa situazione, sto considerando l’idea di avviare una nuova società. La mia intenzione sarebbe quella di amministrare la società, ma senza che la stessa risulti essere di mia proprietà.
Mi chiedo se questa sia una soluzione legalmente fattibile. Inoltre, mi piacerebbe sapere se ci sono altre soluzioni a questo problema che potrei non aver considerato.
Qualsiasi consiglio o esperienza condivisa sarebbe molto apprezzata. Grazie in anticipo per il vostro tempo e la vostra attenzione.
Purtroppo, difficilmente si riuscirà a superare la situazione che attualmente impedisce l’accesso al credito, creando una società: infatti, pur se si riuscisse a convincere un terzo a diventare socio unico di una società a responsabilità limitata unipersonale che assumesse l’imprenditore, cattivo pagatore, come amministratore, bisogna sapere che prima di concedere un prestito ad una compagine sociale, la banca o la finanziaria interpellata avviano, normalmente, una istruttoria sui soci e gli amministratori della società. Qualora, ad esempio, l’amministratore della società richiedente il prestito risultasse un cattivo pagatore (anche se non fallito) il finanziamento verrebbe negato o, al massimo, erogato solo a fronte di fideiussioni personali del socio unico, qualora beninteso, costui fosse assistito da redditi percepiti e patrimoni detenuti ritenuti sufficienti alla sostenibilità del rimborso del prestito erogato.
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28 Maggio 2024 · Ornella De Bellis