Il condominio e le morosità » Quando a farne le spese sono gli inquilini in regola
Il condominio e le morosità » Quando a farne le spese sono gli inquilini in regola Morosità condominiale: a farne le spese sono sempre i condomini in regola con i pagamenti. Scopriamo perché. Come noto, la riforma del condominio ha cambiato completamente tutte le regole per il caso di condomini morosi, che non abbiano pagato le quote condominiali. In linea generale, con la nuova normativa è stato chiarito, innanzitutto, che il creditore deve prima tentare di aggredire il condomino moroso con i pagamenti delle quote condominiali chiedendo all'amministratore di condominio l'elenco degli inadempienti. In seguito, qualora il primo tentativo risultasse infruttuoso, il creditore potrà agire anche nei confronti dei condomini in regola coi pagamenti. Ma vengono attuati, sempre più spesso, purtroppo, alcuni modi per aggirare questo sistema e arrivare direttamente a effettuare l'esecuzione forzata verso chi è puntuale negli oneri. Le novità apportate con la riforma del condominio Come chiarito ...
Ponendosi il condominio, nei confronti dei terzi, come soggetto di gestione dei diritti e degli obblighi dei singoli condomini, attinenti alle parti comuni, l'amministratore assume la qualità di necessario rappresentante della collettività dei condomini sia nella fase di assunzione di obblighi verso terzi, per la conservazione delle cose comuni sia, all'interno della collettività condominiale, come unico referente dei pagamenti ad essi relativi. La circostanza che alcuni dei condomini abbiano provveduto al versamento a favore del condominio delle quote stabilite per le spese ordinarie di gestione (e quindi anche delle spese per il servizio idrico) non può assumere rilievo nei rapporti con un soggetto esterno, quale il fornitore dei servizi idrici. In altre parole, a fronte di un contratto di fornitura d'acqua che vincola il condominio, solo l'amministratore è legittimato a provvedere al pagamento delle somme dovute a titolo di corrispettivo del servizio erogato, con la conseguenza che il puntuale pagamento ...
Il vicino di casa si trova in condizione di morosità, con il condominio, per bollette insolute di luce e/o gas e l'erogatore del servizio stacca l'acqua o il gas a tutto lo stabile: si, a volte succede. Purtroppo questa prassi, adottata dalle società fornitrici di luce e gas, non è alquanto rara: si tratta, infatti, degli effetti dei sistemi di intestazione delle utenze che, di norma, vengono intestate al condominio intero, nonostante la presenza di contatori individuali. In tali fattispecie, quando l'amministratore di condominio non riesce a riscuotere tutti i canoni mensili dovuti, non paga il dovuto ai fornitori, i quali interrompono l'erogazione del servizio all'intero stabile. Così facendo, il danno è lo stesso sia per i virtuosi che per i morosi. Questo avviene perché, anche se il volturista legge i consumi di ciascun appartamento, fa i conteggi e li consegna all'amministratore (il quale poi emette le quote dovute da ...