Condominio: morosità del vicino? » Società erogatrice chiude forniture acqua e gas anche ad altri inquilini

Il vicino di casa si trova in condizione di morosità, con il condominio, per bollette insolute di luce e/o gas e l'erogatore del servizio stacca l’acqua o il gas a tutto lo stabile: si, a volte succede.

Purtroppo questa prassi, adottata dalle società fornitrici di luce e gas, non è alquanto rara: si tratta, infatti, degli effetti dei sistemi di intestazione delle utenze che, di norma, vengono intestate al condominio intero, nonostante la presenza di contatori individuali.

In tali fattispecie, quando l’amministratore di condominio non riesce a riscuotere tutti i canoni mensili dovuti, non paga il dovuto ai fornitori, i quali interrompono l’erogazione del servizio all'intero stabile.

Così facendo, il danno è lo stesso sia per i virtuosi che per i morosi.

Questo avviene perché, anche se il volturista legge i consumi di ciascun appartamento, fa i conteggi e li consegna all'amministratore (il quale poi emette le quote dovute da ciascun proprietario), ciò non intacca il rapporto con la società che gestisce il servizio della luce, del gas o dell’acqua, la quale ha firmato un unico contratto per tutto il condominio.

Ne consegue che, per la società fornitrice, tutto il condominio si trova in condizione di morosità: anche se chi ha sempre onorato le proprie fatture contesterà il distacco dell’utenza, la società non vorrà sentir ragioni.

Ma che significa questo? Bisogna pagare anche le fatture dei vicini morosi?

Assolutamente no: questa pratica è assolutamente illecita. La legge di riforma del condominio, infatti, vieta la creazione di un fondo cassa per compensare la mancata riscossione delle quote condominiali.

Inoltre, come chiarito in nostri precedenti interventi, il creditore, per prima cosa, deve procedere ad agire in giudizio e a effettuare pignoramento contro gli utenti morosi, la cui lista gli deve essere consegnata dall'amministratore.

Esclusivamente solo dopo aver esperito tali rimedi giudiziari, qualora il creditore non riesca a riscuotere alcunché, potrà rivalersi anche sui condomini in regola.

Pertanto, se la società erogatrice si comporta in modo illecito, attuando pratiche ritorsive sia contro i virtuosi che contro i morosi, è consigliabile inviarle una lettera intimando il rispetto della normativa e chiedere un risarcimento danni.

12 Settembre 2014 · Gennaro Andele


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