Condizionatori – Gli incentivi per l’acquisto e le dritte per risparmiare energia


Agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie e per il risparmio energetico





Vorrei installare a casa mia, dove fa caldissimo d’estate, un condizionatore per stanza: mi rende scettico solo il costo degli impianti e soprattutto l’alto consumo di energia.

Esiste qualche incentivo per l’acquisto?

E qualche consiglio per risparmiare sulla bolletta?

Nel periodo estivo, complici le temperature sopra la media, i condizionatori ritornano a pieno servizio, sia in casa che in ufficio: purtroppo, però, possedere un condizionatore e mantenerlo richiede delle spese, abbastanza alte.

Infatti oltre al costo al momento dell’acquisto, l’utilizzo del condizionatore influisce anche sul ‘peso’ della bolletta elettrica, con il rischio di trasformarla in una batosta mensile in caso di eccessivo impiego.

Ma niente paura, grazie al Bonus condizionatori 2019 è possibile rinfrescarsi senza mettere a dura prova le proprie finanze, acquistando un climatizzatore in maniera conveniente.

Invece, mettendo in pratica alcune accortezze nello sfruttamento del condizionatore si potrà ottenere il massimo dell’efficacia senza sprechi e aumenti in bolletta.

Usufruendo del Bonus condizionatori 2019 è possibile acquistare un climatizzatore, un deumidificatore o una pompa di calore, e beneficiare di alcune agevolazioni fiscali.

E’ prevista una detrazione del 65% per condizionatori con pompa di calore ad alta efficienza energetica che sostituiscono l’impianto di riscaldamento esistente o l’impianto di climatizzazione.

Al cittadino oppure all’impresa spetta una detrazione Irpef Ires con un tetto di spesa pari a 46.154 euro.

La detrazione è invece del 50% per un nuovo impianto a pompa di calore che punta al risparmio energetico e con una ristrutturazione edile, anche straordinaria.

Il tetto massimo di spesa è di 96.000 euro fino al 31 dicembre 2019.

Per poter richiedere la detrazione, tramite Modello 730 e Unico, l’acquisto del condizionatore deve essere eseguito con pagamenti tracciabili.

Ricevute e fatture valgono come documentazione fiscale da conservare.

Ma sono previste anche altre agevolazioni.

In caso di acquisto di una macchina a risparmio energetico o di sostituzione di un vecchio impianto a pompa di calore, l’Iva scende dal 22% al 10%.

Attenzione però, la tassa sarà dimezzata solo per il costo del condizionatore e dell’installazione.

L’ecobonus permette, inoltre, di ridurre al 50% le spese effettuate per infissi, caldaie a condensazione o biomassa classe A, schermature solari.

Come detto, oltre a poter risparmiare sull’acquisto di condizionatori e simili attraverso il Bonus condizionatori 2019, è possibile anche alleggerire la bolletta seguendo delle semplici indicazioni sulla classe energetica, la posizione e la manutenzione degli apparecchi.

Grazie alla lista dei consigli stilata dall’Enea, l’ente pubblico di ricerca italiano che opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie, è possibile ottenere benefici ambientali e risparmi fino al 7% sul totale della bolletta elettrica.

Attenzione alla classe energetica: Sono da preferire i modelli in classe energetica A o superiore, che comportano un risparmio sulla bolletta elettrica e una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.

Un nuovo condizionatore di classe A consuma all’anno circa il 30% in meno rispetto a un vecchio modello di classe C, con una riduzione equivalente di emissioni di CO2.

Preferite gli inverter: In fase di acquisto preferire apparecchi dotati di tecnologia inverter che adeguano la potenza all’effettiva necessità e riducono i cicli di accensione e spegnimento.

Questa tipologia di climatizzatori è più costosa rispetto a quella dotata di tecnologia on-off, ma riduce sensibilmente i consumi di energia elettrica.

Gli inverter rappresentano la prima scelta quando si prevede di accendere l’aria condizionata per molte ore di seguito.

Per l’acquisto di un climatizzatore a pompa di calore, se destinato a sostituire integralmente o parzialmente il vecchio impianto termico, si può usufruire: del bonus casa, dell’ecobonus, del Conto termico 2.0.

In fase di installazione, è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: infatti, l’aria fredda tende a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire.

Occorre assolutamente evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca.

Non raffreddare troppo l’ambiente e attenzione all’umidità: Due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono sufficienti.

Spesso per scongiurare la sensazione di caldo opprimente può essere sufficiente l’attivazione della funzione ‘deumidificazione’, perché l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura molto più elevata di quella reale.

Ogni stanza ha bisogno del suo climatizzatore.

Installare un condizionatore potente in corridoio sperando che rinfreschi l’intera abitazione è inutile: l’unico risultato sarà quello di prendersi un colpo di freddo ogni volta che si attraversa il corridoio andando da una stanza all’altra, in quanto sarà il solo ambiente ad essere raffrescato.

Non lasciate porte e finestre aperte: Il climatizzatore raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato trasferendo il calore e l’umidità all’esterno.

L’ingresso nella stanza di ‘nuova’ aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti, con un conseguente dispendio di energia.

Coibentare i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione: se esposti direttamente ai raggi solari rischiano di danneggiarsi.

Inoltre è opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta completamente al Sole e alle intemperie.

Usare il timer e la funzione ‘notte’: In questo modo è possibile ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio.

Inoltre, evitare di lasciare il climatizzatore acceso per l’intera giornata, ma solo quando si è presenti in casa.

Occhio alla pulizia e alla corretta manutenzione: I filtri dell’aria e le ventole devono essere ripuliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane, perché si tratta del luogo dove si annidano frequentemente muffe e batteri dannosi per la salute, quale il batterio della legionella che può essere mortale.

È importante inoltre controllare la tenuta del circuito del gas.

19 Giugno 2019 · Giovanni Napoletano


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