Alla morte della mamma, con la quale avevo un conto corrente postale cointestato disgiuntamente, vi è un attivo di 60 euro: considerato che non ho ancora rinunciato ufficialmente all’eredità, ma che ho intenzione di farlo, è possibile chiuderlo senza presentare la rinuncia all’eredità? Se il conto ad esempio andasse in rosso di pochi euro, potrei a quel punto chiuderlo versando la somma richiesta senza incorrere in una tacita accettazione dell’eredità? Questo perchè la mamma in passato aveva subito un pignoramento immobiliare non esaustivo del debito nei confronti della banca creditrice e non vorrei essere perseguita a causa della chiusura di un conto corrente.
Supponiamo che lei, cointestatario del conto corrente con la defunta, sia unico chiamato all’eredità e non abbia figli: potrebbe chiudere il conto corrente cointestato, ma la banca dovrebbe liquidarle 30 euro in qualità di cointestatario e 30 euro in qualità di unico erede: in questo modo si configurerebbe accettazione tacita dell’eredità.
Quindi, bisogna prima rinunciare all’eredità, poi chiudere il conto in qualità di cointestatario accettando solo i 30 euro che le spettano come cointestatario e dichiarando alla banca di essere unico chiamato senza figli. In tal modo i 30 euro residui di saldo andranno allo Stato.
21 Maggio 2022 · Ludmilla Karadzic
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