Mia moglie ha ereditato dal defunto (2003) padre mezza casa e mezzo terreno industriale mentre l'altra metà di essi sono stati ereditati dal defunto (2021) fratello.: mia moglie ha rinunciato all'eredità del fratello. I due fratelli non hanno mai fatto i rispettivi atti di successione dal padre. Sono diventati eredi taciti essendo trascorsi 10 anni dalla morte del padre. Le proprietà di cui sopra sono quindi indivise tra fratelli in parti uguali. Mia moglie, in qualità di proprietaria indivisa di casa e terreno industriale, è tenuta a pagare l'IMU sulla sua metà? Oppure serve necessariamente l'atto notarile di successione con relativo frazionamento catastale per poter procedere al pagamento dell'IMU? ...
Accertamento IMU notificato in fase successiva alla divisione ereditaria [leggi tutto]
In riferimento a questa discussione, leggo nella gentilissima risposta: “qualora la fase di riscossione coattiva risultasse successiva alla divisione ereditaria, il concessionario incaricato del recupero dell'evasione tributaria tenterà di accollare al proprietario del bene (appartenuto alla comunione) i tributi non versati” e a tal proposito vorrei specificare che nel caso in questione la Pubblica Amministrazione ha notificato accertamento IMU (relativa al periodo in cui l'immobile era in comunione) in un momento in cui la divisione ereditaria era già stata effettuata da circa 4 mesi. Notifica arrivata ad ognuno degli eredi (ormai non più comunisti dell'immobile in questione). Una cartella di pagamento successiva alla divisione si può considerare illegittima? L'atto di divisione ha efficacia retroattiva anche ai fini dell'IMU? ...
Nell'ipotesi di successione mortis causa con pluralità di eredi si registrano, in giurisprudenza e in dottrina, due diversi orientamenti. Secondo alcuni, i crediti del defunto dovrebbero seguire lo stesso destino dei debiti, conseguentemente dividendosi automaticamente tra i coeredi in ragione delle rispettive quote. Secondo altri, invece, i crediti del defunto, a differenza dei debiti, non si dividerebbero automaticamente, ma entrerebbero a far parte della comunione ereditaria. La prevalente giurisprudenza di legittimità (da ultimo Cassazione 12192/2007) ha optato per la seconda ipotesi, argomentando che, in tema di divisione di beni ereditari, i crediti del defunto non si dividono automaticamente ma vengono ripartiti tra i coeredi con la divisione di tutta la massa ereditaria: e, poiché il mantenimento della comunione ereditaria dei crediti sino alla divisione soddisfa l'esigenza di conservare l'integrità della massa e di evitare qualsiasi iniziativa individuale idonea a compromettere l'esito della divisione stessa, è vietato al singolo coerede di ...