Bonus 150 euro – 31 Gennaio 2023 scadenza domande





Il 31 Gennaio 2023 scadono le tempistiche per la presentazione della domanda del bonus di 150 euro.





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Sono un lavoratore stagionale e devo ancora presentare la domanda per poter ottenere e fruire del bonus 150 euro emanato dal precedente governo.

Quando scade il tempo per la presentazione della domanda?

È attiva sul sito Inps la procedura per richiedere il bonus 150 euro, l’indennità una tantum prevista dal decreto Aiuti ter: possono presentare la domanda solo alcune categorie di lavoratori, che non si trovano alle dirette dipendenze di un datore di lavoro privato al momento della richiesta.

La scadenza è fissata per il prossimo 31 gennaio 2023.

Le domande possono essere presentate da co.co.co (collaboratori coordinati e continuativi); assegnisti di ricerca; dottorandi con borsa di studio; lavoratori stagionali; intermittenti e lavoratori dello spettacolo.

Non devono presentare domanda i percettori del reddito di cittadinanza; i pensionati; i titolari di prestazioni di invalidità; i titolari di Naspi, Dis-Coll e disoccupazione agricola; i lavoratori dipendenti che dovranno presentare un’autocertificazione.

Per poterne beneficiare è necessario avere percepito un reddito complessivo lordo non superiore a 20 mila euro nel periodo d’imposta 2021.

Lavoratori stagionali e intermittenti possono presentare domanda solo se non hanno già percepito l’indennità nel mese di novembre 2022, ove spettante.

È possibile trasmettere la domanda tramite il servizio online “Indennità una tantum 150 euro – Domanda”, accessibile anche tramite il Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche. Una volta autenticati con le proprie credenziali, sarà necessario selezionare la categoria di appartenenza per la quale si intende presentare domanda fra quelle indicate.

In alternativa al servizio online, l’indennità può essere richiesta tramite i patronati o il Contact center, telefonando al numero verde 803.164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06.164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

L’accredito può avvenire soltanto una volta: il sussidio infatti è stato immaginato come una tantum da parte del governo Draghi, che lo aveva predisposto già nel decreto Aiuti ter.

Salvo clamorosi colpi di scena, il bonus 150 euro non verrà erogato nuovamente nel 2023: se il governo Draghi aveva ipotizzato una ripetizione della misura, lo stesso non si può dire per quello presieduto da Giorgia Meloni, che ha ritenuto più utile indirizzare i soldi verso altre misure.

Il bonus era nato come incentivo antinflazione per aiutare le famiglie a sostenere i costi per beni di prima necessità come farmaci e alimenti. I requisiti iniziali erano l’aver già percepito il bonus 200 euro e avere un reddito annuo inferiore ai 20 mila euro o una retribuzione di novembre sotto i 1538 euro, un criterio quest’ultimo che stringe di molto la platea dei beneficiari.

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16 Dicembre 2022 · Andrea Ricciardi

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