Bollette luce e gas: fine del mercato tutelato – Cosa cambierà per i consumatori?


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Siamo ormai a ridosso della fine del mercato tutelato, per quanto riguarda le bollette per la fatturazione di luce e gas, con il passaggio al mercato libero: vorrei sapere, in sostanza, per noi consumatori cosa cambierà.

Dovremmo cambiare fornitore?

Il passaggio avrà un costo?

Vorrei saperne di più.

Da luglio 2019, le famiglie e i clienti non domestici avranno la possibilità di fruire di forniture di luce e gas con tariffe in mercato libero: per effetto della legge sulla concorrenza, infatti, è prevista l’abolizione del mercato di maggior tutela.

Cosa significa?

Avere un contratto di gas, elettricità o del sistema idrico nel mercato di maggior tutela significa avere tariffe applicate ai consumi e condizioni economiche contrattuali regolate e tutelate dall’Autorità per l’Energia.

Tale servizio, non riguarda solamente le tariffe per la distribuzione e trasporto ma anche il prezzo di compravendita di luce e gas dal produttore al cliente finale mentre nel mercato libero, questo è deciso arbitrariamente dai fornitori del servizio in ambito di concorrenza,

Nel servizio di maggior tutela è l’Autorità dell’Energia (Arera) a fissare il prezzo del costo del mq o del kw, a seconda che si tratti di gas o luce, tenendo conto delle quotazione che questi hanno sul mercato internazionale degli idrocarburi.

Quindi se da una parte il maggior tutela garantisce trasparenza nei prezzi, nelle tariffe e nelle condizioni dall’altra non permette tariffe variabili a seconda dell’esigenza di una famiglia o di un’impresa, in quanto le tariffe sono fisse e distinte solo tra clienti domestici e clienti non domestici.

Nel mercato libero, invece, il prezzo di vendita di gas e luce, è fissato liberamente da ciascun fornitore in base a quanto stipulato con la sottoscrizione delle condizioni economiche contrattuali tra lui e il cliente finale.

A cambiare saranno i prezzi pagati dai consumatori finali di gas, luce e acqua, per l’abolizione della maggior tutela.

Ciò potrebbe comunque essere una buona notizia, dal momento che abolendo il maggior tutela potrebbe esserci una diminuzione delle tariffe e dei prezzi applicati dai vari gestori, proprio come si è già verificato negli altri Paesi in cui è stata effettuata la stessa operazione.

L’Italia, si sa, a volte è un caso a parte.

Arrivando al concreto, vi proponiamo una serie di domande che possono essere utili a comprendere il passaggio e fugare i dubbi:

  • Qual è la differenza tra il prezzo tutelato ed il prezzo del mercato libero?

  • La differenza principale consiste nel fatto che il prezzo tutelato varia trimestralmente, perché stabilito dall’Autorità. I prezzi del mercato libero invece variano da un fornitore all’altro. Esistono infatti offerte a prezzo fisso (per uno, due o addirittura tre anni!) per mettersi al riparo dalle variazioni di prezzo del mercato e prezzo variabile, per poter godere dei vantaggi degli abbassamenti di prezzo dovuti all’incontro tra domanda ed offerta nel libero mercato.

  • Devo per forza mantenere lo stesso fornitore con cui adesso ho attive le utenze nel mercato tutelato?

  • No: la convenienza per il consumatore al passaggio al libero mercato è la possibilità di confrontare i prezzi e scegliere quello più conveniente oppure con servizi aggiuntivi più competitivi. Ecco perché prima di sottoscrivere un contratto con lo stesso fornitore del mercato tutelato è bene guardarsi intorno.

  • Cambiare fornitore ha un costo?

  • No: il passaggio da un operatore all’altro non costa nulla. In più sarà il nuovo fornitore ad occuparsi di tutto, inviando le dovute comunicazioni al vecchio fornitore che procederà alla fatturazione della bolletta di chiusura.

  • Per passare al mercato libero avrò un’interruzione di corrente o di gas?

  • Quando cambi fornitore non avviene nessun intervento tecnico sul contatore. dunque non ci sarà nessuna interruzione delle utenze. Sarà compito del nuovo fornitore occuparsi di tutte le pratiche amministrative ed entro uno o due mesi il passaggio sarà effettivo.

Comunque, per evitare catastrofi all’italiana, è prevista la realizzazione di un apposito portale informatico per la pubblicazione di tutte le offerte di vendita al dettaglio di energia elettrica, che dovranno essere tra loro confrontabili.

Tale portale web è in corso di realizzazione ed entro il 1° luglio 2018 sarà online con le offerte PLACET, per poi, entro la fine del 2018, comprendere tutte le offerte di elettricità.

Inoltre, la legge 124/2017 introduce altri due provvedimenti che sono in fase di realizzazione: tutti i venditori di elettricità, per lo svolgimento dell’attività, dovranno essere iscritti in un elenco, istituito con decreto MiSE e aggiornato mensilmente sul sito internet dello stesso ministero.

L’Arera, dovrà predisporre delle Linee guida per la promozione delle offerte commerciali di elettricità a favore dei Gruppi di acquisto e la realizzazione di piattaforme informatiche che possano facilitare l’aggregazione dei piccoli consumatori.

Insomma, a fronte di un obiettivo finale ancora lontano ci sono provvedimenti con effetti già concreti o in arrivo.

E sarebbe importante, per non dire urgente, per gli operatori ed il mercato avere qualche certezza in più.

27 Aprile 2018 · Gennaro Andele


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