DOMANDA
Ho acquistato una nuova auto e purtroppo sin dal primo mese ho fatto presente alla concessionaria che erano comparsi alcuni difetti, uno in particolare che destava molte preoccupazioni in quanto si tratta di un rumore metallico (ferraglia) legato alla trasmissione che aumentava premendo la frizione.
Finalmente dopo aver insistito, aver coinvolto anche la casa madre allegando vari video, riconoscono che c’e’ un’anomalia. Mi trattengono l’auto in officina per 30 giorni in attesa arrivi il pezzo (volano) che a detta loro causa il problema.
Vengo finalmente ricontattato e mi viene comunicato che posso riprendere l’auto ma che nessun intervento era stato fatto in quanto anche il pezzo nuovo non avrebbe risolto il problema. Definendo il rumore caratteristico, il tutto solo a voce.
Dopo ricevo dalla casa madre (ma solo grazie al fatto che io mi rifiutai di riconsegnare la loro auto di cortesia) che l’auto viaggia in condizioni sicure.
Dopo un paio di mesetti, durante il primo viaggio, dove ho potuto sollecitare maggiormente la frizione, la stessa si brucia, il pedale mi resta giù. Il tutto accaduto a soli 6 mila km.
Un’altra officina autorizzata,sostenendo fosse strano che la prima non avesse sostituito il volano dopo averlo ordinato, esegue i lavori, sostituendo volano, frizione spingidisco, anch’esso difettoso.
Al termine però dei lavori il rumore resta invariato, cosi’il capo officina richiede l’ausilio di un ingegnere, ma la casa madre gli rifiuta l’intervento, dicendo di comunicarmi che il rumore è da definirsi caratteristico.
Il capo officina manda un report in cui sostiene che il rumore e’ presente solo nel mio veicolo.
Ho ancora un anno di garanzia e oltre a questo grave problema dove mi reca paura ed insicurezza alla guida ne ho altri mai risolti, come la radio che disattiva l’audio nell’anteriore.
Il Direttore dice che non l’ha costruita lui, io in tutto ho lasciato l’auto presso le loro officine 2 mesi, pagando 2 rate inutilmente dato che i problemi persistono.
Ho già mandato 2 pec da un avvocato ma non hanno risposto.
Posso sospendere le rate? Posso lasciar loro l’auto e pretendere che me la sistemino pena la non riconsegna eventuale della loro auto di cortesia?
E’ possibile che il consumatore debba essere sempre il solo a rimetterci?
RISPOSTA
Naturalmente, al momento deve continuare a pagare le rate, se non vuole passare dalla ragione al torto: nemmeno può tenersi l’auto di cortesia che, peraltro, non è intestata a lei e comporterebbe il reato di appropriazione indebita con tutte le conseguenze del caso. Mentre lasciando l’auto acquistata presso il concessionario, rischierebbe di vedersi addebitate anche le spese di custodia: oltre al danno, la beffa.
Il consumatore decade dai diritti che la legge gli riserva in tema di garanzia a fronte di difetti del bene acquistato, se non denuncia al venditore il difetto entro il termine di due mesi dalla data in cui il difetto stesso è emerso. La denuncia non e’ necessaria se il venditore ha riconosciuto l’esistenza del difetto o lo ha occultato (articolo 132 del codice del consumo).
Avendo denunciato i vizi riscontrati via pec, e avendo evidentemente il concessionario riconosciuta l’esistenza del difetto visti i tentativi (rivelatisi vani) di rimediare, lei potrà procedere in giudizio abbastanza celermente, ex articolo 130 del codice del consumo, citando in giudizio la concessionaria e chiedendo al giudice di riconoscere il suo diritto, in qualità di consumatore, alla sostituzione del bene acquistato, oppure alla risoluzione del contratto o alla riduzione del prezzo (ma queste due opzioni sono difficilmente praticabili laddove l’acquisto sia stato finanziato da terzi) dal momento che, come nella fattispecie, il tentativo di eliminazione del vizio non è andato a buon fine e la riparazione precedentemente effettuata ha arrecato ulteriori inconvenienti al consumatore.
L’alternativa è quello di “abbracciare la croce” e tenersi il rumore metallico.
1 Gennaio 2020 - Giovanni Napoletano