successione eredità e donazioni - nozioni generali collazione riduzione donazioni e disposizioni testamentarie lesive quota legittima


Eredità di un immobile – se il defunto lascia al debitore il diritto di abitazione il creditore non può esperire azione revocatoria della rinuncia del debitore a promuovere nei confronti dei coeredi ogni azione di riduzione delle disposizioni testamentarie lesive della quota di legittima

16 Settembre 2014 - Ludmilla Karadzic


Eredità di un immobile - Se il defunto lascia al debitore il diritto di abitazione il creditore non può esperire azione revocatoria della rinuncia del debitore a promuovere nei confronti dei coeredi ogni azione di riduzione delle disposizioni testamentarie lesive della quota di legittima Supponiamo che il debitore accetti il diritto di abitazione, a lui destinato nel testamento, e rinunci a promuovere nei confronti dei coeredi testamentari dello stesso immobile caduto in successione, ogni azione di riduzione delle disposizioni testamentarie lesive della quota di legittima. In questo modo, il debitore preclude al creditore la possibilità di soddisfarsi sui beni che, in caso di esito positivo di una eventuale azione di riduzione delle disposizioni testamentarie lesive della quota di legittima, entrerebbero a far parte del suo patrimonio. La domanda che ci si pone è se possa essere oggetto di revocatoria, da parte del creditore, la rinuncia del debitore ad esercitare azione [ ... leggi tutto » ]


Il diritto di abitazione non spetta al coniuge superstite separato

4 Settembre 2014 - Genny Manfredi


Al coniuge superstite è riservata, a titolo di legittima, una quota pari alla metà del patrimonio del coniuge defunto, salvo le disposizioni dettate dal concorso con eventuali figli. In breve, nel caso di un solo figlio, al coniuge superstite spetta una quota pari ad un terzo, mentre si arriva ad un quarto in presenza di più figli. In ogni caso, al coniuge superstite sono riservati il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni. il diritto reale di abitazione, riservato per legge al coniuge superstite ha ad oggetto la casa coniugale, ossia l'immobile che in concreto era adibito a residenza familiare. Ora, il codice civile equipara, quanto ai diritti successori attribuiti dalla legge, il coniuge separato senza addebito al coniuge non separato. Tuttavia, in caso di separazione personale dei coniugi e di cessazione della [ ... leggi tutto » ]


La dichiarazione di successione – chi come dove quando

22 Agosto 2014 - Ludmilla Karadzic


Dichiarazione di successione - quando e dove presentarla La dichiarazione di successione deve essere presentata entro dodici mesi dalla data di apertura della successione, che coincide, generalmente, con la data del decesso del contribuente. È necessario compilare l'apposito modulo (la dichiarazione compilata in qualsiasi altra modalità risulta nulla) reperibile presso ogni ufficio territoriale o sul sito dell'Agenzia delle entrate, e successivamente presentarlo all'ufficio territoriale dell'Agenzia nella cui circoscrizione era fissata l'ultima residenza del defunto. Se il defunto non aveva la residenza in Italia, la denuncia di successione deve essere presentata all'ufficio nella cui circoscrizione era stata fissata l'ultima residenza italiana. Se non si è a conoscenza di quest'ultima, la denuncia va presentata all'Agenzia delle Entrate - Direzione provinciale di Roma II - Ufficio territoriale "Roma 6", Via Canton 20 - CAP 00144. Quando nell'attivo ereditario è presente un immobile, prima di presentare la dichiarazione di successione occorre calcolare e versare [ ... leggi tutto » ]


Successione – agevolazioni prima casa per imposte ipotecaria e catastale

22 Agosto 2014 - Giorgio Valli


Agevolazione prima casa per imposte di successione Come sappiamo, quando l'attivo ereditario include beni immobili e diritti reali immobiliari, sono dovute le imposte ipotecaria e catastale; pari, rispettivamente, al 2% e all'1% del valore degli immobili, con un versamento minimo di 200 euro per ciascuna imposta. Le imposte ipotecaria e catastale sono dovute nella misura fissa di 200 euro per ciascuna imposta, indipendentemente dal valore dell'immobile caduto in successione, quando il beneficiario (o, nel caso di immobile trasferito a più beneficiari, almeno uno di essi) ha i requisiti necessari per fruire dell'agevolazione prima casa. In questo caso è necessario attestare nella dichiarazione di successione l'esistenza delle condizioni che la legge richiede. Requisiti per fruire delle agevolazioni prima casa per le imposte ipotecaria e catastale in caso di successione nella proprietà di beni immobili Le agevolazioni fiscali per le imposte catastale e ipotecaria, dovute dagli eredi quando l'attivo ereditario include beni [ ... leggi tutto » ]


Le imposte di successione, ipotecaria e catastale che bisogna pagare se si eredita un immobile

21 Agosto 2014 - Giorgio Valli


Imposta di successione sull'immobile ereditato Coloro che ricevono in eredità beni immobili e diritti reali immobiliari hanno l'obbligo di presentare la dichiarazione di successione. E devono pagare, se dovuta, l'imposta di successione. L'imposta di successione è calcolata dall'ufficio, in base alla dichiarazione presentata e previa correzione di eventuali errori materiali e di calcolo commessi dal dichiarante nella determinazione della base imponibile. L'importo eventualmente dovuto è notificato al contribuente attraverso un avviso di liquidazione. Per gli immobili di proprietà la base imponibile per il calcolo dell'imposta è costituita dalla loro rendita catastale (rivalutata del 5%) moltiplicata per uno dei seguenti coefficienti: 110, per la prima casa; 120, per i fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A e C (esclusi quelli delle categorie A/10 e C/1); 140, per i fabbricati appartenenti al gruppo catastale B; 60, per i fabbricati delle categorie A/10 (uffici e studi privati) e D; 40,8, per i fabbricati delle [ ... leggi tutto » ]