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La dichiarazione di successione

29 Maggio 2013 - Ornella De Bellis


I soggetti obbligati a presentare la dichiarazione di successione e quelli esonerati Sono obbligati a presentare la dichiarazione di successione: gli eredi e i legatari, ovvero i loro rappresentanti legali; gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta; gli amministratori dell'eredità; i curatori delle eredità giacenti; gli esecutori testamentari; i trust. Se più persone sono obbligate alla presentazione della dichiarazione è sufficiente presentarne una. Non c'è obbligo di dichiarazione se l'eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l'attivo ereditario ha un valore non superiore a 25.823 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Queste condizioni possono venire a mancare per effetto di sopravvenienze ereditarie. Gli eredi e i legatari che hanno presentato la dichiarazione di successione in cui sono indicati beni immobili sono esonerati dall'obbligo della dichiarazione ai fini dell'imposta [ ... leggi tutto » ]


La liquidazione delle somme e/o dei titoli depositati sul conto corrente del de cuius nell’ipotesi di successione mortis causa con pluralità di eredi

9 Aprile 2013 - Annapaola Ferri


La liquidazione delle somme e/o dei titoli depositati sul conto corrente del de cuius nell'ipotesi di successione mortis causa con pluralità di eredi Come avviene la liquidazione delle somme e/o dei titoli depositati sul conto corrente (e/o nel deposito titoli) del de cuius nell'ipotesi di successione mortis causa con pluralità di eredi? In merito alla sorte dei crediti ereditari nell'ipotesi di successione mortis causa con pluralità di eredi si registrano, in giurisprudenza e in dottrina, due diversi orientamenti. Da un lato, infatti, si afferma che i crediti del de cuius dovrebbero seguire lo stesso destino dei debiti, conseguentemente dividendosi automaticamente tra i coeredi in ragione delle rispettive quote - in forza di quanto prevede il noto principio secondo il quale nomina et debita hereditaria ipso iure dividuntur (I debiti ereditari si ripartono di diritto fra tutti i coeredi). Secondo un diverso indirizzo, invece, i crediti del de cuius, a differenza [ ... leggi tutto » ]


La simulazione dell’alienazione di un immobile può integrare il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte dovute

26 Agosto 2012 - Rosaria Proietti


La simulazione dell'alienazione di un immobile può integrare il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte dovute Risponde del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, previsto dall'articolo 11 del Dlgs 74/2000, il contribuente che pone in atto la simulazione della vendita di un immobile, dopo aver ricevuto la notifica di una cartella di pagamento, non essendo sufficiente il sostenere di averlo fatto per aiutare il simulato acquirente a ottenere un finanziamento da parte di un Istituto di credito. Questo il principio affermato dalla terza sezione penale della Cassazione, nella breve, ma interessante, pronuncia numero 28567 del 17 luglio 2012. La normativa di riferimento sulla simulazione di vendita, donazione, concessione in usufrutto di un immobile Il vigente articolo 11, comma 1, del Dlgs numero 74 del 2000, punisce, con la reclusione da sei mesi a quattro anni, chiunque, al fine di sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi [ ... leggi tutto » ]


Eredità e debiti tributari

10 Gennaio 2012 - Antonella Pedone


Il chiamato eredita i debiti tributari solo al momento dell'accettazione dell'eredità. I soggetti “chiamati” ad accettare l'eredità non rispondono dei debiti tributari del defunto. Tale obbligo sorge solamente quando il "chiamato" accetta l'eredità (in modo espresso oppure in modo tacito per facta concludentia). Solo al momento dell'accettazione, infatti, si acquista la qualità di "erede", sia in relazione ai crediti che ai debiti. In proposito la Cassazione ha precisato che “grava sull'amministrazione finanziaria creditrice del de cuius l'onere di provare l'accettazione dell'eredità da parte del chiamato, per potere esigere l'adempimento dell'obbligazione del suo dante causa” (Cassazione, ordinanza del 13 ottobre 2010, numero 21101). [ ... leggi tutto » ]