I soggetti obbligati a presentare la dichiarazione di successione e quelli esonerati
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Sono obbligati a presentare la dichiarazione di successione:
- gli eredi e i legatari, ovvero i loro rappresentanti legali;
- gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta;
- gli amministratori dell’eredità;
- i curatori delle eredità giacenti;
- gli esecutori testamentari;
- i trust.
Se più persone sono obbligate alla presentazione della dichiarazione è sufficiente presentarne una.
Non c’è obbligo di dichiarazione se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 25.823 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Queste condizioni possono venire a mancare per effetto di sopravvenienze ereditarie.
Gli eredi e i legatari che hanno presentato la dichiarazione di successione in cui sono indicati beni immobili sono esonerati dall’obbligo della dichiarazione ai fini dell’imposta municipale propria (Imu). Spetta, infatti, agli uffici dell’Agenzia delle Entrate, competenti a ricevere la dichiarazione di successione, trasmetterne copia a ciascun Comune in cui sono ubicati gli immobili.
29 Maggio 2013 · Ornella De Bellis
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Commenti e domande
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A seguito di un errata indicazione dei dati catastali di un immobile nell’atto di acquisto redatto nel 1968 da mio padre, ho dovuto fare a mie spese nel 2021 un atto rettificativo. Premetto che oggi gli intestatari della casa in questione siamo io e mio fratello a seguito delle due successioni presentate dopo la morte dei miei genitori. Adesso dopo l’atto di rettifica bisogna ripresentare anche le due successioni.
Certamente: l’atto di successione non poteva essere redatto sulla base di dati catastali errati.
Data apertura successione 17/07/2018 – dichiarazione di successione presentata in data 28/02/2019 -per mero errore un mappale era stato riportato senza subalterno. Il quesito: per la dichiarazione modificativa, senza alcun valore , senza modificare l’importo della liquidazione precedente, considerato che è presentata entro l’anno di scadenza della successione, è corretto pagare Euro 51,65 per l’imposta catastale ed Euro 51,65 per l’imposta ipotecaria secondo la risposta n. 92 del 4/12/2018, oltre naturalmente alla tassa ipotecaria di Euro 35,00 ed il bollo di 64,00 ed i tributi speciali di 18,59 Euro.
Direi che l’interpello citato rientra nell’ipotesi di modifica della dichiarazione in esame, dal momento che la ripresentazione è effettuata nel termine di un anno dalla data di apertura della successione.
In una successione modificativa, con ravvedimento operoso, il prospetto di autoliquidazione si deve compilare? se si come visto che non c’è spazio per more e interessi?
il quesito deve essere inquadrato in un contesto chiaro ed intellegibile, il problema deve essere sufficientemente descritto e dettagliato.
Buongiorno, ho predisposto una successione ereditaria, al momento della presentazione il funzionario mi segnala un errore sugli importi versati, cosa dovrei fare, pagare un f24 con le differenze oppure presentare il tutto ed attendere una segnalazione da parte dell’agenzia?
Occorre consultare un fiscalista: se l’importo corrisposto è minore di quello dovuto, conviene pagare il residuo utilizzando il ravvedimento operoso. Così si evitano le sanzioni. Se, invece, è stato pagato in più, si può chiedere il rimborso dell’eccedenza.