sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di tutela dei consumatori


Limiti al principio di affidamento nella circolazione stradale – esempi pratici

9 Settembre 2015 - Giuseppe Pennuto


Il principio di affidamento nella circolazione stradale - Di cosa si tratta e le limitazioni imposte dal Codice della strada Nell'ambito della circolazione stradale il principio di affidamento, vale a dire la possibilità di fare affidamento sull'altrui correttezza, assicura la regolarità della circolazione, evitando l'effetto paralizzante di dover agire prospettando tutte le altrui possibili trascuratezze altrui. Il principio circoscrive entro limiti plausibili, ed umanamente esigibili, l'obbligo di rapportarsi alle altrui condotte. D'altra parte, il codice della strada presenta norme che sembrano estendere al massimo l'obbligo di attenzione e prudenza, sino a comprendere il dovere di prospettarsi le altrui condotte irregolari. Tali norme, tuttavia, non possono essere lette in modo tanto estremo da enucleare l'obbligo generale di prevedere e governare sempre e comunque il rischio da altrui attività illecita. Vi sono aspetti della circolazione stradale che per forza implicano un razionale affidamento: di fronte ad una strada il cui il senso [ ... leggi tutto » ]


Recupero crediti per canoni di servizi di telefonia cellulare in abbonamento e per la tassa di concessione governativa

5 Settembre 2015 - Giovanni Napoletano


Com'è noto la Corte di cassazione a sezioni unite (sentenza 9565/14) ha riconosciuto come legittima la tassa di concessione governativa che assoggetta a prelievo fiscale la semplice stipula del contratto di abbonamento tra gestore di telefonia mobile (cellulare) e utente finale. I giudici delle Corte di cassazione (sentenza 21777/14) hanno successivamente anche ribadito che la tassa di concessione governativa è dovuta congiuntamente al canone di abbonamento, in misura fissa mensile, diversa in ragione del tipo di utenza (5,16 euro/mese per utenza residenziale e 12,91 euro mensili per la clientela business) mentre il termine per il relativo versamento della tassa resta ancorato a quello previsto per il pagamento delle singole bollette emesse dal gestore di telefonia cellulare. E' allora evidente che in caso di omesso o insufficiente pagamento dei canoni dovuti al gestore dei servizi di telefonia mobile in abbonamento, il debitore, oltre alle pretese di recupero crediti per le fatture [ ... leggi tutto » ]


Tassa di concessione governativa sugli abbonamenti telefonici cellulari – il punto

5 Settembre 2015 - Giovanni Napoletano


In base al quadro normativo delineato dal Codice delle comunicazioni elettroniche ed in tema di tassa di concessione governativa sugli abbonamenti telefonici cellulari, emerge che l'attività di fornitura di servizi di comunicazione elettronica resta comunque assoggettata ad un regime di autorizzazione da parte della Pubblica Amministrazione, con la particolarità che il contratto di abbonamento con il gestore del servizio radiomobile giustifica il mantenimento della tassa di concessione governativa prevista per l'utilizzo degli apparecchi di telefonia mobile, costituendo oggetto di tassazione. Così si era espressa la Corte di cassazione con la sentenza 23052 del dicembre 2012. In dissenso era tuttavia intervenuta successivamente la Sezione tributaria della Corte Suprema, rimettendo la questione alle Sezioni Unite che, con la sentenza 9565/14, hanno definitivamente riaffermato la permanenza della tassa di concessione governativa sugli abbonamenti al servizio di telefonia cellulare. Secondo i giudici di legittimità delle Sezioni Unite, le disposizioni di legge vigenti vanno interpretate [ ... leggi tutto » ]


Clausole di tacita proroga o di rinnovo tacito del contratto

31 Agosto 2015 - Giovanni Napoletano


Le clausole di proroga o di rinnovo tacito del contratto, se predisposte dal contraente più forte nell'ambito di un contratto per adesione sono prive di efficacia, anche quando hanno carattere di reciprocità e bilateralità, qualora non siano specificamente approvate per iscritto dal contraente aderente. Infatti, secondo il Codice civile (articolo 1341) le condizioni generali di contratto predisposte da uno dei contraenti non hanno effetto, se: non sono specificamente approvate per iscritto, se stabiliscono, a favore di colui che le ha predisposte, limitazioni di responsabilità, facoltà di recedere dal contratto o di sospenderne l'esecuzione; sanciscono a carico dell'altro contraente decadenze, limitazioni alla facoltà di opporre eccezioni, restrizioni alla libertà contrattuale nei rapporti coi terzi, tacita proroga o rinnovo del contratto, clausole compromissorie o deroghe alla competenza dell'autorità giudiziaria. Come si evince dal paragrafo precedente, risultano chiaramente contrapposte le ipotesi (a) nelle quali si tratta di clausole il cui effetto si risolve [ ... leggi tutto » ]


Sospensione fornitura idrica al condominio – per la morosità di alcuni tutti i condomini restano senza acqua

13 Agosto 2015 - Chiara Nicolai


Ponendosi il condominio, nei confronti dei terzi, come soggetto di gestione dei diritti e degli obblighi dei singoli condomini, attinenti alle parti comuni, l'amministratore assume la qualità di necessario rappresentante della collettività dei condomini sia nella fase di assunzione di obblighi verso terzi, per la conservazione delle cose comuni sia, all'interno della collettività condominiale, come unico referente dei pagamenti ad essi relativi. La circostanza che alcuni dei condomini abbiano provveduto al versamento a favore del condominio delle quote stabilite per le spese ordinarie di gestione (e quindi anche delle spese per il servizio idrico) non può assumere rilievo nei rapporti con un soggetto esterno, quale il fornitore dei servizi idrici. In altre parole, a fronte di un contratto di fornitura d'acqua che vincola il condominio, solo l'amministratore è legittimato a provvedere al pagamento delle somme dovute a titolo di corrispettivo del servizio erogato, con la conseguenza che il puntuale pagamento [ ... leggi tutto » ]