sentenze della Corte Costituzionale


Notifica degli atti attraverso il servizio postale – momento in cui deve considerarsi perfezionata la notifica del’atto

29 Agosto 2011 - Giorgio Valli


Le norme che regolano la notifica degli atti tramite servizio postale La notifica degli atti con il servizio postale è regolato dalle norme di cui alla legge 20 novembre 1982, numero 890. L'articolo 10 della legge 3.8.1999, numero 265 ha apportato modifiche al primo comma dell'articolo 12 della legge 20 novembre 1982, stabilendo che: "Le norme sulla notifica degli atti giudiziari a mezzo della posta sono applicabili alla notifica degli atti adottati dalle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, numero 29, e successive modificazioni, da parte dell'ufficio che adotta l'atto stesso." Per la notifica degli atti a con il servizio postale occorre utilizzare la busta di colore verde stampata secondo il modello ufficiale predisposto dalle Poste e la speciale ricevuta di ritorno. In sintesi si procede nel modo seguente: si scrive la relazione di notifica sull'originale e sulla copia dell'atto facendo menzione [ ... leggi tutto » ]


Contributi non versati e decadenza – quando l’inps non può più riscuotere il credito

18 Luglio 2011 - Simone di Saintjust


Contributi non versati e decadenza - quando l'INPS non può più riscuotere il credito Per i contributi ed i premi non versati e per gli accertamenti notificati successivamente alla data del 1 gennaio 2004 l'istituto ha l'obbligo di iscrivere il credito in ruoli resi esecutivi a pena di decadenza entro i  termini previsti dal decreto legislativo  46/99 art. 25 e 36 comma 6, come modificato dall'art 4 della L. 350/2003: Per i contributi o premi non versati dal debitore, entro il 31 dicembre dell'anno successivo al termine fissato per il versamento; in caso di denuncia o comunicazione tardiva o di riconoscimento del debito, tale termine decorre dalla data di conoscenza da parte dell'ente; Per i contributi o premi dovuti in forza di accertamenti effettuati dagli uffici, entro il 31 dicembre dell'anno successivo alla data di notifica del provvedimento ovvero, per quelli sottoposti a gravame giudiziario, entro il 31 dicembre dell'anno successivo [ ... leggi tutto » ]


Guida al pignoramento di stipendio pensione e crediti alimentari – di quanti quinti sarà il quantum

11 Luglio 2011 - Rosaria Proietti


Guida al pignoramento di stipendio pensione e crediti alimentari - di quanti quinti sarà il quantum E' sempre più frequente il ricorso del creditore a quelle norme, previste e disciplinate dagli articoli 543 e seguenti del codice di procedura civile, finalizzate ad aggredire i crediti vantati dai debitori a titolo di retribuzioni, pensioni e crediti alimentari. Ciò è stato reso possibile da una serie di interventi della Corte Costituzionale che hanno di fatto eliminato i vincoli di assoluta impignorabilità degli emolumenti, soprattutto per i dipendenti pubblici. In questa guida si cerca di chiarire al debitore dipendente o pensionato le conseguenze di un'azione di pignoramento presso terzi promossa dal creditore. Nella speranza che ciò possa almeno servire ad evitargli ulteriori danni, quali, ad esempio, il pagamento di profumate parcelle professionali, in contanti e senza ricevuta fiscale, elargite nella vana speranza di salvare qualche quinto del proprio stipendio/pensione. Conviene procedere subito per [ ... leggi tutto » ]


Il domicilio fiscale e la residenza anagrafica del contribuente

1 Giugno 2011 - Giorgio Valli


Salve, vorrei chiedere che differenza passa fra la residenza anagrafica ed il domicilio fiscale di un contribuente. Grazie. Il domicilio fiscale, a norma dell'articolo 58 dpr 600/73, per le persone fisiche coincide, generalmente, con la residenza anagrafica risultante dai registri demografici. I soggetti diversi dalle persone fisiche (persone giuridiche) invece, hanno il domicilio fiscale nel comune in cui si trova la loro sede legale o, in mancanza, la sede amministrativa; se anche questa manca, il domicilio fiscale viene assunto nel comune ove è stabilita una sede secondaria o una stabile organizzazione e, in mancanza, nel comune in cui esercitano prevalentemente la loro attività. E' data al contribuente anche la possibilità di eleggere domicilio fiscale (cioè scegliere un domicilio diverso da quello risultante dall'anagrafe) presso un'altra persona o ufficio, purchè tale diverso domicilio fiscale ricada comunque nello stesso comune dove si ha la residenza anagrafica. Per esempio, il contribuente può eleggere [ ... leggi tutto » ]


Bollo auto – il termine di prescrizione è triennale

16 Marzo 2011 - Andrea Ricciardi


Bollo Auto – il termine di prescrizione è triennale Termine di prescrizione bollo auto - l'accertamento del mancato pagamento bollo auto è possibile entro la fine del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento - considerando l'anno di competenza, la prescrizione è di quattro anni In tema di bollo auto, “l'azione dell'Amministrazione finanziaria per il recupero delle tasse dovute dal 1° gennaio 1983 per effetto dell'iscrizione di veicoli o autoscafi nei pubblici registri e delle relative penalità si prescrive con il decorso del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento” (articolo 5 del D.l. 953/82, così come modificato dall'articolo 3 del D.l. 2/86 convertito nella legge 60/86). Successivamente lo stesso articolo recita: “Nello stesso termine si prescrive il diritto del contribuente al rimborso delle tasse indebitamente corrisposte”. In estrema sintesi quindi il diritto di recupero della tassa di possesso è di [ ... leggi tutto » ]