contenzioso ricorso opposizione al verbale di multa


Multe per attraversamento con semaforo rosso – perchè la durata minima del giallo è di tre secondi

16 Gennaio 2015 - Giuseppe Pennuto


Il Codice della strada stabilisce che durante il periodo di accensione della luce gialla i veicoli non possono oltrepassare i punti stabiliti per l'arresto, a meno che vi si trovino a questi prossimi, nel momento in cui si accende la luce gialla. Risulta irrilevante la durata della luce semaforica gialla, in un ricorso ad una sanzione amministrativa per attraversamento con luce semaforica rossa, se il ricorrente non adduce elementi dai quali desumere (anche presuntivamente) che non poteva tempestivamente arrestarsi in condizioni di sicurezza. La durata più o meno lunga della luce semaforica gialla (non essendo prevista una durata minima) non può assumere rilevanza alcuna. In relazione ai tempi di permanenza della luce semaforica gialla, la giurisprudenza di legittimità ha già affermato che l'automobilista deve adeguare la velocità allo stato dei luoghi e che una durata di quattro secondi della luce semaforica gialla non costituisce un dato inderogabile e che una [ ... leggi tutto » ]


Ricorso al verbale di multa elevato da un ausiliare del traffico per circolazione in corsia riservata ai mezzi pubblici

22 Novembre 2014 - Giuseppe Pennuto


Gli ausiliari del traffico sono legittimati ad accertare e contestare le violazioni al codice della strada solo se queste ultime concernano le disposizioni in materia di sosta, ma non sono abilitati a rilevare infrazioni inerenti a condotte diverse, come quelle attinenti alla circolazione in corsie riservate ai mezzi pubblici, le quali possono essere contestate, oltre che dalla polizia municipale, anche dal personale ispettivo delle aziende di trasporto pubblico. Ne consegue che, proprio perché la legittimazione degli ausiliari del traffico e quella del personale ispettivo delle aziende di trasporto pubblico è ricondotta al possesso di requisiti specifici fissati dalla legge che devono essere recepiti negli appositi provvedimenti amministrativi di nomina, qualora, nel conseguente giudizio di opposizione a verbale di accertamento, l'autorità amministrativa convenuta, a fronte di una specifica contestazione da parte dell'opponente, non offra la prova della legittimità della loro nomina (e, quindi, della loro assegnazione alla legale esplicazione dell'attività di [ ... leggi tutto » ]


Imposta di registro e di bollo » mai più corrisposte neanche per le sentenze d’appello dei provvedimenti del giudice di pace

11 Novembre 2014 - Andrea Ricciardi


Piccole cause senza imposta di bollo e di registro, l'Agenzia delle Entrate si adegua. L'Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti in merito all'ambito applicativo del regime di esenzione dall'imposta di registro e di bollo, previsto dall'articolo 46 della legge 21 novembre 1991, numero 374. Con la risoluzione 97/E, infatti, ha chiarito che, alla luce del recente orientamento della Corte di Cassazione, si estende l'esenzione anche alle sentenze di appello dei provvedimenti del giudice di pace, già esenti. L'Agenzia delle Entrate si riferisce, in particolare, alla pronuncia della Suprema Corte 16310/14, nella quale veniva spiegato che la legge, nel suo significato ampiamente comprensivo, si riferisce genericamente alle cause ed alle attività conciliative in sede non contenziosa il cui valore non eccede € 1.033,00, ciò che abilita l'interprete a ritenere che il legislatore abbia voluto fare riferimento, ai fini dell'esenzione, alle sentenze adottate in tutti i gradi di giudizio. Quindi, a [ ... leggi tutto » ]


Rigetto del ricorso al verbale di accertamento per violazione del codice della strada – non tutto è perduto

20 Ottobre 2014 - Giuseppe Pennuto


Succede che ci venga comminata una sanzione amministrativa per infrazione al Codice della strada, che si impugni il verbale nei termini previsti innanzi al Giudice di Pace e che quest'ultimo rigetti il ricorso. Le domande. Può la Pubblica Amministrazione, a seguito del rigetto del ricorso, notificare una cartella esattoriale basata sul verbale di accertamento e non sulla sentenza di rigetto? Può la Pubblica Amministrazione, a seguito del rigetto del ricorso, pretendere con la cartella esattoriale il versamento della metà del massimo edittale (invece del minimo edittale) previsto per la sanzione amministrativa, come se questa fosse stata semplicemente non pagata e non opposta? A questi interrogativi hanno risposto i giudici della Suprema Corte di cassazione nella sentenza numero 20983/14. A seguito del rigetto dell'opposizione al verbale di multa, il titolo esecutivo è costituito dalla sentenza di rigetto e non dal verbale di accertamento. La Pubblica Amministrazione non può agire esecutivamente con [ ... leggi tutto » ]


Cartella esattoriale originata da multa » illegittima se non riparte dall’opposizione

7 Ottobre 2014 - Andrea Ricciardi


La cartella esattoriale originata da multe è nulla se basata sulla contravvenzione e non sulla sentenza del giudice. Se vi è stata opposizione ad una contravvenzione per violazione del codice della strada, la cartella esattoriale che rimanga fondata sul verbale è illegittima. E ciò anche se il ricorso si è concluso col rigetto da parte del giudice di pace. In simili casi il titolo esecutivo diventa la sentenza per cui è ad essa che deve riferirsi la cartella del Fisco. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 20983/2014. Da quanto si evince dalla pronuncia in esame, quando un automobilista, ricevuta una multa e proposto ricorso al giudice di pace, perde la causa, essendo obbligato pagare la contravvenzione, Equitalia deve, nella cartella esattoriale, indicare, quale debito principale, la sentenza di rigetto dell'opposizione e non il verbale che, a monte, aveva accertato l'infrazione. Al contrario, la cartella esattoriale [ ... leggi tutto » ]