multe per violazioni al Codice della strada - informazione e prevenzione


Ritiro della patente – si può chiedere al prefetto il permesso di guidare per tre ore al giorno

2 Ottobre 2015 - Giuseppe Pennuto


Quando l'infrazione al codice della strada prevede la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida, la patente è ritirata dall'agente di polizia che accerta la violazione. Forse non tutti sanno che, entro cinque giorni dal ritiro, il conducente a cui è stata sospesa la patente può presentare istanza al prefetto (ma solo nel caso in cui dalla violazione non sia derivato un incidente) intesa ad ottenere un permesso di guida, per determinate fasce orarie, e comunque non oltre le tre ore al giorno, adeguatamente motivato e documentato per ragioni di lavoro o connesse alle agevolazioni previste dalla legge 104. Il beneficio, infatti, può essere concesso qualora il conducente riesca a dimostrare che risulta per lui impossibile o estremamente gravoso raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici, ovvero quando ricorrano i presupposti per fruire delle agevolazioni previste per l'assistenza delle persone con handicap (legge 104/92, articolo 33). Il [ ... leggi tutto » ]


Omessa comunicazione dati conducente – il proprietario è soggetto alla sanzione pecuniaria anche se il giudice di pace accoglie il ricorso al verbale di infrazione

1 Ottobre 2015 - Giuseppe Pennuto


Chiunque non ottemperi all'invito dell'autorità di presentarsi, entro il termine stabilito nell'invito medesimo, ad uffici di polizia per fornire informazioni o esibire documenti ai fini dell'accertamento delle violazioni amministrative previste dal codice della strada è soggetto alla sanzione amministrativa (da euro duecentocinquanta a euro mille) prevista per la mancanza del documento da presentare, con decorrenza dei termini per la notifica dal giorno successivo a quello stabilito per la presentazione dei documenti. E' bene osservare che la norma appena riportata (articolo 180, comma 8 del codice della strada) punisce non specifici comportamenti trasgressivi nella circolazione (altrimenti sanzionati), ma il rifiuto della condotta collaborativa dovuta dal proprietario del veicolo nei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione cui spetta l'espletamento dei servizi di polizia stradale. Incorre pertanto in detta violazione il proprietario del veicolo che, invitato a comunicare il nominativo del conducente in riferimento ad una determinata infrazione al codice della strada, [ ... leggi tutto » ]


Violazioni del codice della strada rilevate dalla polizia di stato – aumentano le spese di notifica e accertamento

28 Settembre 2015 - Giuseppe Pennuto


A decorrere dal 15 settembre 2015, le spese di accertamento e di notifica dei verbali di contestazione, da porre a carico dei responsabili del pagamento delle sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada accertate da personale della Polizia di Stato, sono determinate in Euro 15,23, IVA compresa. Conseguenze dell'entrata in vigore del decreto 8 luglio 2015 del Ministero dell'interno. [ ... leggi tutto » ]


Limiti al principio di affidamento nella circolazione stradale – esempi pratici

9 Settembre 2015 - Giuseppe Pennuto


Il principio di affidamento nella circolazione stradale - Di cosa si tratta e le limitazioni imposte dal Codice della strada Nell'ambito della circolazione stradale il principio di affidamento, vale a dire la possibilità di fare affidamento sull'altrui correttezza, assicura la regolarità della circolazione, evitando l'effetto paralizzante di dover agire prospettando tutte le altrui possibili trascuratezze altrui. Il principio circoscrive entro limiti plausibili, ed umanamente esigibili, l'obbligo di rapportarsi alle altrui condotte. D'altra parte, il codice della strada presenta norme che sembrano estendere al massimo l'obbligo di attenzione e prudenza, sino a comprendere il dovere di prospettarsi le altrui condotte irregolari. Tali norme, tuttavia, non possono essere lette in modo tanto estremo da enucleare l'obbligo generale di prevedere e governare sempre e comunque il rischio da altrui attività illecita. Vi sono aspetti della circolazione stradale che per forza implicano un razionale affidamento: di fronte ad una strada il cui il senso [ ... leggi tutto » ]


Decurtazione punti patente – il ricorso avverso la violazione principale non esenta dall’obbligo di comunicare i dati del conducente

7 Settembre 2015 - Giuseppe Pennuto


Com'è noto, in caso di violazione al codice della strada da cui consegua la sanzione amministrativa accessoria della decurtazione dei punti della patente, qualora non sia stato possibile procedere, con la contestazione immediata, all'identificazione del trasgressore, il proprietario del veicolo deve fornire all'organo di polizia che procede, entro sessanta giorni dalla data di notifica del verbale di contestazione, i dati personali e della patente del conducente al momento della commessa violazione. Il ricorso avverso la violazione principale non elimina, in capo al proprietario del veicolo, l'obbligo di comunicare i dati del conducente richiesti dalla Pubblica Amministrazione, obbligo che attiene ad un dovere di collaborazione di natura autonoma ed è separatamente sanzionato, sicchè la comunicazione con la quale l'opponente si sia limitato a riferire dell'avvenuta presentazione del ricorso non ha carattere esaustivo. Il principio, dunque, che deve essere posto a base dell'interpretazione della norma è l'autonomia delle due condotte sanzionabili, quella [ ... leggi tutto » ]