famiglia monoparentale e di fatto - unioni civili - diritto separazione e divorzio


Separazione e divorzio – le spese condominiali devono intendersi incluse in quelle ordinarie e straordinarie relative all’immobile assegnato

21 Giugno 2015 - Giorgio Martini


Spesso la sentenza che definisce le condizioni di separazione o di divorzio pone a carico dell'obbligato, oltre al mutuo, anche le spese ordinarie e straordinarie relative all'immobile assegnato al coniuge separato o all'ex coniuge. Per spese ordinarie e straordinarie devono propriamente intendersi le spese relative all'unità immobiliare di proprietà individuale, laddove per spese condominiali debbono intendersi le spese relative alle parti di proprietà comune di un immobile. Dunque, le spese ordinarie e straordinarie inerenti all'immobile assegnato comprendono anche le spese condominiali, perchè queste ultime sono tipicamente pertinenti alle prime. Il carattere della ordinarietà o straordinarietà è del tutto indipendente dal carattere condominiale o individuale delle spese inerenti ad un immobile. Le spese condominiali non possono essere escluse dalle spese dell'immobile per il solo fatto che esse attengono alle parti comuni dell'immobile, piuttosto che alle singole unità di proprietà individuale: vi osta la stretta connessione delle parti di proprietà comune con [ ... leggi tutto » ]


Assegno di mantenimento o divorzile – cessa il diritto se il beneficiario forma una nuova famiglia di fatto

18 Maggio 2015 - Ornella De Bellis


Per giurisprudenza ormai consolidata l'espressione "famiglia di fatto" non consiste soltanto nel convivere come coniugi, ma indica prima di tutto una "famiglia", portatrice di valori di stretta solidarietà, di arricchimento e sviluppo della personalità dì ogni componente, e dì educazione e istruzione dei figli. Ove tale convivenza assuma i connotati di stabilità e continuità, e i conviventi elaborino un progetto ed un modello di vita in comune (analogo a quello che di regola caratterizza la famiglia fondata sul matrimonio) la mera convivenza si trasforma in una vera e propria "famiglia di fatto". A quel punto, si rescinde ogni connessione con il tenore ed il modello di vita caratterizzanti la pregressa fase di convivenza matrimoniale e, con ciò, ogni presupposto per la riconoscibìlità di un assegno di mantenimento, il cui diritto cessa automaticamente. E' anche vero che, in caso di rottura della convivenza tra i familiari di fatto ed in assenza [ ... leggi tutto » ]


Separazione personale per intervenuta omosessualità di uno dei coniugi – nessun addebito

18 Maggio 2015 - Chiara Nicolai


La giurisprudenza della Corte di cassazione ha sancito che il diritto alla separazione si fonda su fatti che nella coscienza sociale e nella comune percezione rendono intollerabile il proseguimento della vita coniugale, costituendo la intollerabilità un fatto psicologico squisitamente individuale, riferibile alla formazione culturale, alla sensibilità e al contesto interno alla vita dei coniugi. Ove tale situazione d'intollerabilità ed incompatibilità si verifichi, anche rispetto ad un solo coniuge, deve ritenersi che questi abbia diritto di chiedere la separazione: con la conseguenza che la relativa domanda, costituendo esercizio di un suo diritto, non può costituire ragione di addebito. Il principio appena enunciato si applica anche laddove uno dei coniugi violi i doveri di fedeltà, preferendo accompagnarsi ad altri soggetti con cui intrattiene relazioni omosessuali. Questo è quanto hanno stabilito i giudici della Corte di cassazione con la sentenza 8713/15. [ ... leggi tutto » ]


Separazione personale e divorzio » negoziazione assistita e davanti al sindaco e senza avvocati: i limiti imposti dal ministero dell’interno

13 Dicembre 2014 - Genny Manfredi


Circolare del Ministero dell'Interno sulla separazione personale semplificata Arrivano, dal Ministero dell'Interno, degli importanti chiarimenti per quanto riguarda la separazione personale ed il divorzio dinnanzi al Sindaco. Come noto, grazie alla riforma della giustizia la procedura per il divorzio è diventata molto più semplice: dall'11 dicembre 2014, infatti, è possibile farlo anche davanti al Sindaco e senza l'assistenza dell'avvocato o con la negoziazione assistita. Di recente, però, su tale argomento è intervenuto il Ministero dell'Interno con una circolare, con cui ha diramato alcune istruzioni operative supplementari le quali, di fatto, limitano fortemente la possibilità che i cittadini hanno di ricorrere a tali due nuovi strumenti. Negoziazione assistita per la separazione personale e il divorzio - Un avvocato per ciascun coniuge Per quanto riguarda la negoziazione assistita, infatti, il Ministero, dopo aver ribadito che occorre munirsi di un nulla osta o di un'autorizzazione del procuratore della Repubblica o del presidente del [ ... leggi tutto » ]


Accordo di separazione o di divorzio davanti all’ufficiale dello stato civile

6 Dicembre 2014 - Ornella De Bellis


In tema di separazione consensuale, richiesta congiunta di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio e modifica delle condizioni di separazione o di divorzio innanzi all'ufficiale dello stato civile la legge ha introdotto il nuovo istituto dell'accordo di separazione o di divorzio davanti all'ufficiale dello stato civile, stabilendone l'applicabilità trascorso il termine di trenta giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione, ovvero 1'11 dicembre 2014. In particolare, la norma prevede che i coniugi possano concludere un accordo di separazione personale ovvero di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, nonché di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio innanzi al sindaco quale ufficiale dello stato civile, con l'assistenza facoltativa di un avvocato. Sul piano della competenza, il legislatore ha previsto la possibilità di ricorrere alternativamente al comune di residenza di uno degli interessati o a quello presso cui è iscritto o trascritto l'atto di [ ... leggi tutto » ]