decisioni Arbitro Bancario Finanziario adottate dal Collegio di Coordinamento


Accollo interno di mutuo ipotecario – la segnalazione in cr deve essere effettuata al solo nome dell’accollante

17 Settembre 2014 - Ornella De Bellis


Accollo interno di mutuo ipotecario - La segnalazione in CR deve essere effettuata al solo nome dell'accollante Quando il creditore eroga un prestito al debitore, il debitore può successivamente "accollare" (nel senso di trasferire) gli obblighi assunti ad un terzo. Se si verifica una simile circostanza, l'operazione di trasferimento del debito assume la denominazione di accollo, il debitore viene indicato come accollato ed il terzo definito soggetto accollante. Il creditore, dal canto suo, può aderire o meno all'accollo. La mancata adesione all'accollo da parte del creditore ha come conseguenza la rilevanza esclusivamente interna (ai rapporti tra accollato ed accollante) dell'accollo. L'accollo si definisce, in questo caso, anche interno. Il debitore conviene con il terzo l'assunzione (in senso puramente economico) del debito da parte di quest'ultimo, senza tuttavia attribuire alcun diritto al creditore né modificare l'originaria obbligazione, sicché il terzo assolve il proprio obbligo di tenere indenne il debitore adempiendo direttamente [ ... leggi tutto » ]


Clonazione del bancomat – no al disconoscimento degli addebiti se si ammette di aver custodito la carta insieme al codice pin

16 Settembre 2014 - Simonetta Folliero


Clonazione del Bancomat - La presunzione di responsabilità per la banca Com'è noto, quando il titolare del Bancomat disconosce gli addebiti in conto corrente imputandoli a clonazione della carta, le perdite conseguenti, di cui il correntista deve farsi carico, non possono superare, al massimo, i 150 euro. Naturalmente, ciò vale solo nel caso in cui egli non abbia agito in modo fraudolento e abbia adempiuto agli obblighi a cui è tenuto, esplicitati nel contratto quadro che regola l'emissione e l'uso del Bancomat. L'onere di provare che il titolare del Bancomat abbia agito con dolo o colpa grave incombe sempre sulla banca. Pertanto, qualora l'utilizzatore del bancomat neghi di aver autorizzato un'operazione di pagamento già eseguita, la banca non può eccepire che il Bancomat è dotato del microchip di ultima generazione; che risulta tecnicamente e statisticamente remota e trascurabile la possibilità di una clonazione di un tale dispositivo; che l'utilizzo della [ ... leggi tutto » ]


Bancomat con microchip non clonabile – e’ possibile disconoscere gli addebiti se la banca non attiva il servizio di alert sms

15 Settembre 2014 - Ludmilla Karadzic


Bancomat con microchip di ultima generazione - La franchigia di 150 euro a carico del cliente in caso di clonazione Quando il Bancomat è dotato del microchip di ultima generazione, risulta tecnicamente e statisticamente remota e trascurabile la possibilità di una clonazione. L'utilizzo della tecnologia “microchip”, infatti, rende impossibile impartire comandi alla carta per comunicare il PIN del richiedente e, comunque, l'estrazione del PIN, astrattamente possibile, richiederebbe comunque la disponibilità materiale del Bancomat per un periodo di tempo certamente non breve, il che presupporrebbe una colpa grave da parte dell'utilizzatore. Ora, com'è noto, l'utilizzatore abilitato all'utilizzo del Bancomat ha l'obbligo di: utilizzare lo strumento di pagamento in conformità con i termini, esplicitati nel contratto quadro, che ne regolano l'emissione e l'uso; comunicare senza indugio, secondo le modalità previste nel contratto quadro, al prestatore di servizi di pagamento o al soggetto da questo indicato lo smarrimento, il furto, l'appropriazione indebita o [ ... leggi tutto » ]


Assegno bancario – legittimo il rifiuto al pagamento opposto dalla banca in situazione di palese conflitto di interesse

15 Settembre 2014 - Simonetta Folliero


La sottoscrizione apposta sull'assegno deve contenere, fra l'altro, il nome e il cognome di colui che si obbliga. E' pertanto evidente che, quando la sottoscrizione viene apposta in nome altrui, la qualità di rappresentante del sottoscrittore deve essere esplicitata sul titolo con indicazioni idonee a rendere evidente ai terzi l'identità del soggetto rappresentato. Supponiamo, adesso, che il legale rappresentante della società A, che indicheremo con C, ponga all'incasso un assegno bancario da lui sottoscritto, emesso sul conto corrente di detta società in favore della società B, della quale C è socio unico e legale rappresentante. La domanda che ci si pone è se la banca possa rifiutarsi di pagare l'assegno nel caso in cui chi firma (C) risultasse essere in palese conflitto di interessi con il soggetto giuridico (la società A) sul conto corrente del quale l'assegno viene emesso. La risposta è affermativa: la banca è tenuta a verificare, in [ ... leggi tutto » ]


Conto corrente e deposito titoli – diritto di ritenzione illegittimo se interpretato come diritto della banca a vendere i titoli per soddisfarsi di un credito

14 Settembre 2014 - Simonetta Folliero


Contratto di conto corrente con deposito titoli Spesso, nei contratti di conto corrente con deposito titoli, ritroviamo clausole che prevedono il diritto di ritenzione; il diritto di ritenzione consente alla banca il realizzo dei titoli depositati dal cliente quando il saldo del rapporto di conto corrente risulti negativo ed il debitore non provveda, dopo l'invito della banca, a ripianare lo scoperto. Il diritto di ritenzione si estende anche a garanzia di qualunque credito della banca che dovesse sorgere in futuro verso il cliente. Il diritto di ritenzione, tuttavia, non attribuisce alcun potere sul bene, di cui non si acquista la proprietà, né la disponibilità, né l'uso, ma solo è in grado di indurre il debitore ad adempiere, al fine di rientrare nella disponibilità della cosa. Giurisprudenza consolidata ha sancito, da un lato, l'impossibilità per la banca di appropriarsi dei frutti o di imputarli al soddisfacimento del proprio credito; dall'altro, ha [ ... leggi tutto » ]