sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di separazione e divorzio - assegnazione casa e assegno di mantenimento coniuge separato o divorziato


Revoca assegnazione casa familiare e assegno di mantenimento per figli maggiorenni e privi di reddito

31 Agosto 2015 - Carla Benvenuto


La normativa vigente prevede la revoca dell'assegnazione, quando il coniuge cessi di abitare stabilmente nella casa familiare, conviva more uxorio o contragga nuovo matrimonio. La Corte Costituzionale ha interpretato la norma, nel senso che comunque debba essere salvaguardato l'interesse dei figli minori o maggiorenni, ma non economicamente autosufficienti. Nel caso di trasferimento del coniuge assegnatario viene necessariamente meno dell'assegnazione della casa familiare. I figli, anche se maggiorenni, ma privi di reddito, sono legittimati a richiedere ai genitori il mantenimento, che dovrebbe permettere loro di procurarsi un nuovo alloggio, posto che, tra l'altro, il genitore obbligato, tornando nella disponibilità dell'immobile, vedrà accresciuta la propria disponibilità economica. Questo l'orientamento giuridico emerso dalla lettura 14727/15 della Corte di cassazione. [ ... leggi tutto » ]


Separazione consensuale – legittimi gli accordi di futura vendita della casa coniugale e di sostituzione dell’assegno di mantenimento con altre forme di contribuzione

26 Agosto 2015 - Carla Benvenuto


La separazione consensuale è un negozio di diritto familiare in cui, con il consenso reciproco a vivere separati, si regolano l'affidamento dei figli, l'assegno di mantenimento, ove ne ricorrano i presupposti, e le eventuali pattuizioni che i coniugi intendono concludere in relazione all'instaurazione di un regime di vita separata. Pertanto, l'accordo mediante il quale i coniugi pongono consensualmente termine alla convivenza può racchiudere ulteriori pattuizioni, distinte da quelle che integrano il suo contenuto tipico e che ad esso non sono immediatamente riferibili: si tratta di quegli accordi che pur trovando la loro occasione nella separazione consensuale, non hanno causa in essa, risultando semplicemente assunti "in occasione" della separazione medesima, senza dipendere dai diritti e dagli obblighi che derivano dal perdurante matrimonio. Tali accordi, costutuiscono espressione di libera autonomia contrattuale (nel senso che servono a costituire, modificare od estinguere rapporti giuridici patrimoniali) e sono del tutto leciti purché non ledano diritti [ ... leggi tutto » ]


Revisione dell’assegno di mantenimento – decorre dal provvedimento giudiziale e non da quando sono maturati i presupposti di modifica

31 Luglio 2015 - Annapaola Ferri


In materia di revisione dell'assegno di mantenimento, il diritto a percepirlo di un coniuge ed il corrispondente obbligo a versarlo dell'altro, nella misura e nei modi stabiliti dalla sentenza di separazione o dal verbale di omologazione, conservano la loro efficacia, sino a quando non intervenga la modifica di tale provvedimento, rimanendo del tutto ininfluente il momento in cui di fatto sono maturati i presupposti per la modifica o la soppressione dell'assegno. Ne consegue che, in mancanza di specifiche disposizioni, la decisione giurisdizionale di revisione non può avere decorrenza anticipata al momento dell'accadimento innovativo, rispetto alla data della domanda di modifica dell'assegno di mantenimento. Questo l'orientamento dei giudici della Corte Suprema così come emerge dalla lettura della sentenza sentenza 16173/15. [ ... leggi tutto » ]


Spese straordinarie per il mantenimento dei figli – nessun obbligo di informazione e concertazione preventiva a carico del coniuge separato affidatario o collocatario

31 Luglio 2015 - Marzia Ciunfrini


Non è configurabile a carico del coniuge affidatario o collocatario un obbligo di informazione e di concertazione preventiva con l'altro, in ordine alla determinazione delle spese straordinarie, compatibili con i mezzi economici di cui i genitori dispongono trattandosi di decisione "di maggiore interesse" per il figlio, e sussistendo, pertanto, a carico del coniuge non affidatario un obbligo di rimborso qualora non abbia tempestivamente addotto validi motivi di dissenso . Conseguentemente se le spese straordinarie concordate danno sicuramente diritto al rimborso, nel caso di mancata concertazione preventiva e di rifiuto di provvedere al rimborso della quota di spettanza da parte del coniuge che non le ha effettuate, dovrà, verificarsi in sede giudiziale. L'accordo dei genitori sul contributo al mantenimento dei figli ha rilevanza relativa e non assume carattere vincolante essendo ispirate all'esclusivo interesse del minore. La rispondenza delle spese all'interesse del minore, la commisurazione dell'entità della spesa rispetto all'utilità per il [ ... leggi tutto » ]


Occupazione casa coniugale – escluso qualsiasi obbligo di corrispettivo per il terzo acquirente da parte del coniuge assegnatario

24 Luglio 2015 - Ludmilla Karadzic


Finché perdura il titolo in forza del quale il coniuge assegnatario della casa coniugale occupa l'immobile, è escluso qualsiasi obbligo di pagamento al terzo acquirente da parte del beneficiario. Ogni forma di corrispettivo verrebbe a snaturare la funzione stessa dell'istituto, in quanto incompatibile con la sua finalità esclusiva di tutela della prole, fintantoché siffatta finalità non venga ritenuta insussistente con provvedimento giudiziale che revochi o dichiari inefficace detta assegnazione. Le condizioni per il mantenimento del diritto personale di godimento a favore del coniuge assegnatario della casa coniugale decadono quando viene meno la presenza di figli minorenni o di figli maggiorenni non economicamente autosufficienti, con il medesimo conviventi. In questi termini si sono espressi i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 15367/15. [ ... leggi tutto » ]