sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di violazioni al Cds sanzioni amministrative e sinistri stradali


Integra il reato di violenza privata parcheggiare la propria auto dinanzi ad un fabbricato in modo da impedire il passaggio di chi vi abita

10 Dicembre 2015 - Giuseppe Pennuto


La violenza privata si identifica in qualsiasi mezzo idoneo a privare coattivamente l'offeso della libertà di determinazione e di azione, potendo consistere anche in una violenza impropria, che si attua attraverso l'uso di mezzi anomali diretti ad esercitare pressioni sulla volontà altrui, impedendone la libera determinazione. La giurisprudenza di legittimità ha più volte affermato che integra il delitto di violenza privata la condotta di colui che parcheggi la propria autovettura dinanzi ad un fabbricato in modo tale da bloccare il passaggio impedendo l'accesso alla parte lesa, considerato che, ai fini della configurabilità del reato in questione, il requisito della violenza si identifica in qualsiasi mezzo idoneo a privare coattivamente l'offeso della libertà di determinazione e di azione. Così hanno sancito i giudici della Corte di cassazione, quinta sezione penale, nella sentenza 48346/15. [ ... leggi tutto » ]


Verbale di multa – l’omessa indicazione dei termini di impugnazione e della giurisdizione competente non inficia la validità dell’atto, ma consente la riammissione in termini per il ricorso

2 Dicembre 2015 - Giuseppe Pennuto


In materia di sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada, la proposizione di tempestiva e rituale opposizione sana la nullità della notifica del processo verbale di accertamento per raggiungimento dello scopo. Infatti, la proposizione tempestiva e rituale dell'opposizione presuppone che il verbale sia comunque pervenuto nella sua veste cartacea nella sfera di conoscenza del destinatario, per cui ogni eventuale dubbio in ordine alle modalità della consegna non può condurre a configurare la fattispecie in termini di inesistenza della notifica. La mancata indicazione nell'atto amministrativo del termine d'impugnazione e dell'organo dinanzi al quale puo essere proposto ricorso non inficia la validità dell'atto, ma comporta sul piano processuale il riconoscimento della scusabilità dell'errore in cui sia eventualmente incorso il ricorrente, con conseguente riammissione in termini per l'impugnativa, ove questa sia stata proposta tardivamente. Il verbale notificato all'autore materiale dell'infrazione è invalido solo nel caso in cui contenga il riferimento alla violazione [ ... leggi tutto » ]


Sosta a pagamento – non basta allegare il ticket in sede giudiziale se gli agenti ne hanno accertato l’omessa esposizione

7 Novembre 2015 - Giuseppe Pennuto


Sebbene nel fascicolo di parte sia stata allegata copia del contrassegno di pagamento della somma dovuta per la sosta, recante una data e un orario corrispondente a quello in cui era stata accertata l'infrazione, la mancata esibizione del contrassegno attestata dal verbale di constatazione dell'infrazione, fa fede, fino a querela di falso, di quanto accertato dai verbalizzanti. Dunque, è sempre necessaria la querela di falso per scardinare l'efficacia dell'accertamento effettuato dal pubblico ufficiale. Così hanno deciso i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 21528/15. [ ... leggi tutto » ]


Maggiorazione semestrale di un decimo applicata a sanzioni amministrative – legittima per il consiglio di stato

1 Novembre 2015 - Giuseppe Pennuto


L'art. 27, comma 6, della legge n. 689/1981 prevede che in caso di ritardo nel pagamento la somma dovuta è maggiorata di un decimo per ogni semestre a decorrere da quello in cui la sanzione è divenuta esigibile e fino a quello in cui il ruolo è trasmesso all'esattore. La maggiorazione assorbe gli interessi eventualmente previsti dalle disposizioni vigenti. Si tratta di una maggiorazione (di rilevante importo) di natura sanzionatoria, che richiede la sussistenza del requisito del ritardo nel pagamento imputabile al debitore. La Corte costituzionale, già nel 1999, aveva giudicato infondata la questione di legittimità, da più parti sollevata, della maggiorazione: secondo la Consulta, la maggiorazione semestrale di un decimo per il ritardo nel pagamento a carico dell'autore di un illecito amministrativo, cui sia stata inflitta una sanzione pecuniaria, non ha funzione risarcitoria come nel caso degli interessi moratori, o corrispettiva, ma riveste carattere di sanzione aggiuntiva, nascente al [ ... leggi tutto » ]


Investimento del pedone – quando c’è concorso di colpa

29 Ottobre 2015 - Giuseppe Pennuto


E' principio più volte affermato in giurisprudenza quello in forza del quale il conducente di un veicolo è tenuto a vigilare al fine di avvistare il pedone, anche quando questi eventualmente si impegni nell'attraversamento senza utilizzare le apposite strisce. Da ciò consegue che, nel caso di investimento di un pedone, perchè possa essere affermata la colpa esclusiva di quest’ultimo (e, quindi specularmente, l'insussistenza del nesso causale tra la condotta di guida del conducente del veicolo investitore e l'evento lesivo o mortale) rileva la sua avvistabilità da parte del conducente del veicolo. E' cioè necessario che quest’ultimo si sia trovato, per motivi estranei ad ogni suo obbligo di diligenza, nella oggettiva impossibilità di avvistare il pedone e di osservarne tempestivamente i movimenti, attuati in modo rapido ed inatteso. Occorre, inoltre, che nessuna infrazione alle norme della circolazione stradate ed a quelle di comune prudenza sia riscontrabile nel comportamento del conducente del [ ... leggi tutto » ]