Integra il reato di violenza privata parcheggiare la propria auto dinanzi ad un fabbricato in modo da impedire il passaggio di chi vi abita

La violenza privata si identifica in qualsiasi mezzo idoneo a privare coattivamente l'offeso della libertà di determinazione e di azione, potendo consistere anche in una violenza impropria, che si attua attraverso l'uso di mezzi anomali diretti ad esercitare pressioni sulla volontà altrui, impedendone la libera determinazione.

La giurisprudenza di legittimità ha più volte affermato che integra il delitto di violenza privata la condotta di colui che parcheggi la propria autovettura dinanzi ad un fabbricato in modo tale da bloccare il passaggio impedendo l'accesso alla parte lesa, considerato che, ai fini della configurabilità del reato in questione, il requisito della violenza si identifica in qualsiasi mezzo idoneo a privare coattivamente l'offeso della libertà di determinazione e di azione.

Così hanno sancito i giudici della Corte di cassazione, quinta sezione penale, nella sentenza 48346/15.

10 Dicembre 2015 · Giuseppe Pennuto


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