sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di risarcimento danni


Sinistri e danni causati da strade dissestate » nella causa per risarcimento è competente il tribunale e non il giudice di pace per importi superiori a 5 mila euro

23 Settembre 2014 - Giovanni Napoletano


A chi rivolgersi se si vuole intentare una causa di risarcimento per danni derivanti da sinistri causati da macchie d'olio presenti sull'asfalto, strade dissestate o ostacoli presenti sulla carreggiata? La causa contro il Comune o la società autostradale promossa dall'autista di un veicolo, il quale circola su una strada pubblica, che ha subito un danno, sia personale che all'automobile, a causa delle pessime condizioni della strada è di competenza del Giudice di pace per le richieste di risarcimento di valore fino a cinquemila euro. Per quelle superiori, invece, scatta la competenza del Tribunale. Infatti, anche se il codice di procedura civile specifica che le cause per il risarcimento danni prodotti dalla circolazione rientrano nella competenza del giudice di Pace fino a un importo massimo di 20 mila euro, è di diverso avviso la giurisprudenza. L'ordinanza 18813/14 della Corte di Cassazione, infatti, chiarisce che la controversia, introdotta dal conducente di un [ ... leggi tutto » ]


Mobbing: pochi e sporadici atti persecutori non sorretti dall’intenzione di causare danni al lavoratore? » il reato non sussiste

23 Settembre 2014 - Andrea Ricciardi


Non sussiste il reato di mobbing se sul posto di lavoro sono stati effettuati pochi e sporadici atti persecutori non sorretti dall'intenzione di causare danni al dipendente. Il mobbing designa un complesso fenomeno consistente in una serie di atti o comportamenti vessatori, protratti nel tempo, posti in essere nei confronti di un lavoratore da parte dei componenti del gruppo di lavoro in cui è inserito o dal suo capo, caratterizzati da un intento di persecuzione ed emarginazione finalizzato all'obiettivo primario di escludere la vittima dal gruppo. In mancanza di uno dei suddetti presupposti, sia sotto il profilo oggettivo che sotto quello soggettivo, non può configurarsi la condotta persecutoria. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 19782/14. Come accennato in altri interventi, con il termine mobbing si intende una forma di terrore psicologico sul posto di lavoro, esercitata attraverso comportamenti aggressivi e vessatori ripetuti, da parte di [ ... leggi tutto » ]


Contratti di locazione » immobile in condizioni pietose? locatore deve risarcire il conduttore se ha riscontrato problemi di salute

22 Settembre 2014 - Gennaro Andele


Contratti di locazione: anche se le anomalie dell'immobile in affitto erano note al conduttore, in caso di problemi alla salute di quest'ultimo, deve esserci il risarcimento danni da parte del locatore. Il locatore è tenuto a risarcire il danno alla salute subito dal conduttore in conseguenza delle condizioni abitative dell'immobile locato quand'anche tali condizioni fossero note al conduttore al momento della conclusione del contratto. Questo perché la tutela del diritto alla salute prevale su qualsiasi patto interpretativo di esclusione o limitazione della responsabilità. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 19774/14. A parere degli Ermellini, Il locatore di un immobile è responsabile per i danni alla salute subiti dal conduttore nel corso del contratto e dovuti alle condizioni abitative dell'alloggio. La tutela del diritto alla salute, infatti, prevale su qualsiasi patto interpretativo di esclusione o limitazione della responsabilità: ne consegue che è del tutto irrilevante che il conduttore [ ... leggi tutto » ]


Rc auto: assicurato si costituisce in giudizio? » compagnia assicurativa paga spese legali

16 Settembre 2014 - Gennaro Andele


Rc auto: la costituzione in giudizio da parte del consumatore assicurato comporta un vantaggio per la compagnia assicurativa. Ne conviene che quest'ultima deve sostenere le spese legali. In materia di assicurazione rc auto, la costituzione in giudizio dell'assicurato, essendo svolta nell'interesse dell'assicuratore, chiamato in causa, e finalizzata all'imparziale accertamento dell'esistenza dell'obbligo d'indennizzo, comporta che l'assicurazione sopporti le spese legali sostenute dall'assicurato nei limiti di quanto disposto dall'art. 1917, comma 3, c.c.. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 19176/14. Spese di lite dell'assicurato sempre a carico della compagnia: è questa la sintesi della suddetta pronuncia. A parere degli Ermellini, dunque, qualora siate rimasti coinvolti in un sinistro stradale e l'altro conducente danneggiato, che nel frattempo si è rivolto alla propria assicurazione per avere il risarcimento senza però ottenere soddisfazione, abbia proposto un procedimento legale a vostro carico (oltre ovviamente alla citazione dell'assicurazione), le spese processuali saranno [ ... leggi tutto » ]


Protesto illegittimo? » si al risarcimento danni per lesione dell’immagine

9 Settembre 2014 - Gennaro Andele


La lesione dell'immagine del soggetto protestato per effetto dell'illegittima levata del protesto determina un danno, la cui liquidazione può essere effettuata dal giudice anche in via equitativa. L'illegittima levata di un protesto crea nell'attuale regime di mercato, che si fonda, in via principale, sul credito, un'inevitabile lesione dell'immagine del soggetto protestato, comportando una maggiore difficoltà di accesso al credito, idonea a tradursi nella negazione o riduzione di futuri prestiti ovvero nella richiesta immediata di esazione di crediti, e determinando un danno, la cui liquidazione può essere effettuata dal giudice anche in via equitativa. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di cassazione nella sentenza numero 17288/14. Come accennato, il danno all'immagine causato dal protesto illegittimo deve essere risarcito. Inoltre, se l'imprenditore non riesce a raccogliere tanto le prove del danno quanto quelle sull'entità del danno medesimo, la liquidazione può avvenire in via equitativa, ossia sulla scorta di quanto appare giusto al giudice. [ ... leggi tutto » ]