sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di risarcimento danni


Sinistro stradale con investimento » quando il pedone non ha ragione

17 Novembre 2014 - Andrea Ricciardi


In un sinistro stradale, qualora venga investito un pedone, quest'ultimo, non sempre ha ragione. Il pedone non ha sempre ragione: anche lui può avere colpa (in tutto in parte) in un incidente stradale nel quale viene investito e tutto dipende da dove e come attraversa la strada. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 24204/14. Da ciò che si evince dalla pronuncia appena riportata, in un sinistro stradale con investimento, non è sempre vero che il pedone abbia ragione. Chi è a piedi e viene investito può avere una parte, o addirittura, tutta la colpa. Va verificato il modo in cui attraversa la strada, poiché, anche al pedone, è richiesto un minimo di diligenza e accortezza. A A parere degli Ermellini, infatti, il comportamento di chi attraversa non deve essere imprevedibile. Ad esempio, in presenza di strisce pedonali nelle vicinanze, non è accettabile attraversare la strada [ ... leggi tutto » ]


Risarcimento danni per infortunio in itinere? solo se si prende il bus, la metro o si va al lavoro a piedi

12 Novembre 2014 - Ornella De Bellis


L'infortunio in itinere, subito dal lavoratore nel percorrere, con il proprio veicolo, la distanza fra la sua abitazione e il luogo di lavoro, può essere indennizzato solo qualora sussista un nesso causale tra il percorso seguito e l'evento, nel senso che tale percorso costituisca per l'infortunato quello normale per recarsi al lavoro e per tornare alla propria abitazione nonché sia provato un nesso, almeno occasionale, tra itinerario seguito ed attività lavorativa, nel senso che il primo non sia dal lavoratore percorso per ragioni personali o in orari non collegabili alla seconda. Inoltre, per l'indennizzabilità del danno occorre che sia provata la necessità dell'uso del veicolo privato, adoperato dal lavoratore, per il collegamento tra abitazione e luogo di lavoro, considerati i suoi orari di lavoro e quelli dei pubblici servizi di trasporto. Peraltro, in tema di infortunio in itinere, è necessario, per il verificarsi dell'estensione della copertura assicurativa, che il comportamento [ ... leggi tutto » ]


Il proprietario del veicolo è coobbligato per le le violazioni al cds e per i danni causati da terzi alla guida – a meno che …

12 Novembre 2014 - Giuseppe Pennuto


Le norme del Codice della strada estendono al proprietario del veicolo l'obbligo di pagamento delle sanzioni pecuniarie e del risarcimento danni per gli illeciti commessi da altri soggetti tramite quel veicolo. Si tratta di un'obbligazione a titolo solidale del proprietario del veicolo con l'effettivo autore della violazione. Lo stesso Codice della strada consente al proprietario del veicolo di esonerarsi da questa presunzione di responsabilità, qualora riesca a fornire la prova che la circolazione del mezzo è avvenuta contro la propria volontà. Tuttavia, il proprietario del veicolo, il quale intenda sottrarsi alla accennata presunzione di responsabilità non può limitarsi a provare che la circolazione sia avvenuta senza il suo consenso, ma deve dimostrare che la stessa abbia avuto luogo contro la sua volontà, il che implica che la volontà contraria si sia manifestata in un concreto e idoneo comportamento ostativo specificamente rivolto a vietare la circolazione ed estrinsecatosi in atti e [ ... leggi tutto » ]


Rc auto a rate – scaduto il periodo di tolleranza la garanzia riparte alle ore 24 del giorno in cui viene effettuato il pagamento

12 Novembre 2014 - Chiara Nicolai


In relazione alle scadenze successive alla prima rata dell'assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile auto, il pagamento effettuato dopo il quindicesimo giorno dalla scadenza della rata precedente non comporta l'immediata riattivazione del rapporto assicurativo. Così come avviene per il pagamento della prima rata, laddove l'assicurazione resta sospesa fino alle ore ventiquattro del giorno in cui il contraente paga quanto è da lui dovuto. Com'è noto, invece, se le rate successive alla prima vengono regolate nel periodo di tolleranza, non si hanno effetti sospensivi della garanzia e la copertura assicurativa continua a valere senza alcuna interruzione. Ne consegue che, ove il premio successivo al primo sia stato pagato dopo la scadenza del periodo di tolleranza di quindici giorni, per il sinistro verificatosi il giorno stesso del pagamento la garanzia assicurativa non è operante. Così si sono espressi i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 23149/14. [ ... leggi tutto » ]


Contratti di locazione » il locatore risarcisce il conduttore quando non prova la necessità del rilascio anticipato dell’appartamento per esigenze familiari

11 Novembre 2014 - Gennaro Andele


In un contratto di locazione, il locatore deve corrispondere il risarcimento danni al conduttore quando, il primo, non prova la necessità del rilascio anticipato dell'appartamento per esigenze familiari. Le sanzioni alternative di ripristino della locazione o di risarcimento del danno, a carico del locatore che abbia ottenuto la disponibilità anticipata dell'immobile per una finalità non più realizzata, hanno fondamento contrattuale e incombe dunque sullo stesso locatore l'onere di provare di avere adempiuto all'obbligo corrispondente, ovvero di non aver potuto adempiere per cause ostative a lui non imputabili. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 23794/14. Ennesima pronuncia della Suprema Corte che consolida un principio di diritto in materia di locazione e, in particolare, in merito al ripristino del contratto locativo e del risarcimento del danno. A parere degli Ermellini, infatti, nella fattispecie di richiesta al conduttore di disponibilità anticipata dell'immobile, per adibirlo ad abitazione di familiare, l'onere probatorio [ ... leggi tutto » ]