sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di risarcimento danni


Assicurazione contro i danni – la prescrizione del diritto al risarcimento decorre dalla conclusione delle operazioni peritali

10 Dicembre 2014 - Eleonora Figliolia


In tema di assicurazione contro i danni, salvo che l'assicuratore abbia contestato l'operatività della garanzia, la prescrizione del diritto dell'assicurato all'indennità decorre dalla data in cui il diritto stesso può essere esercitato e, cioè, dal momento del verificarsi del fatto ovvero, quando le parti abbiano previsto lo svolgimento di una perizia contrattuale per la quantificazione del danno, dal momento della conclusione di tale procedura. Infatti, poiché in caso di affidamento ai periti della quantificazione del danno la prestazione, non ancora determinata nel quantum, non è esigibile sino a quando non si compia il previsto iter delle operazioni peritali, all'esito delle quali soltanto si realizza il requisito dell'esigibilità della prestazione ormai determinata nella sua precisa entità. Questo l'orientamento espresso dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 10541/14. [ ... leggi tutto » ]


Danni ad un immobile – il diritto al risarcimento non si trasferisce con la proprietà

3 Dicembre 2014 - Giorgio Martini


Il diritto al risarcimento dei danni causati ad un immobile non costituisce un accessorio del diritto di proprietà sull'immobile stesso, trasmissibile automaticamente con la sua alienazione, ma ha natura personale, in quanto compete esclusivamente a chi, essendo proprietario del bene all'epoca dell'evento dannoso, ha subito la relativa diminuzione patrimoniale. Ne deriva che il relativo credito risarcitorio, che sorge al momento in cui si verificano i danni, non si trasmette con il trasferimento dell'immobile danneggiato, ma è suscettibile soltanto di apposito e specifico atto di cessione del credito. Così hanno stabilito i giudici della Corte di cassazione con la sentenza 24146/14. [ ... leggi tutto » ]


Effetti della mora del debitore nel risarcimento del danno

28 Novembre 2014 - Chiara Nicolai


Il debitore del risarcimento del danno è in mora dal giorno in cui il danno si verifica. La mora dell'obbligo di risarcire il danno, com'è noto, non produce interessi legali, in quanto il debito riconducibile al risarcimento del danno ha natura di obbligazione di valore e non di valuta. Come sappiamo, nel debito di valuta il rischio di svalutazione monetaria grava sul creditore, mentre nei debiti di valore esso grava sul debitore. Se oggi Tizio contrae un debito di 100 euro (debito di valuta) con Caio e il saldo del debito avverrà dopo dieci anni, Tizio dovrà restituire a Caio, trascorsi i dieci anni, ancora 100 euro, oltre agli interessi legali. L'eventuale svalutazione della moneta euro andrà a gravare su Caio, anche se compensata in parte dagli interessi legali. Se oggi Tizio si rende responsabile di un incidente stradale che determina la distruzione del veicolo di proprietà di Caio e [ ... leggi tutto » ]


Criteri di valutazione equitativa del danno non patrimoniale alla salute

27 Novembre 2014 - Marzia Ciunfrini


Il codice civile prescrive che, qualora il danno non possa essere provato nel suo preciso ammontare, esso deve essere liquidato dal giudice con valutazione equitativa. Ma, quali sono, in particolare, i criteri cui deve ispirarsi il giudice nella valutazione equitativa del danno non patrimoniale alla salute? Innanzitutto, il giudice chiamato a liquidare il danno non patrimoniale alla salute, deve adottare un criterio in grado di garantire due principi: da un lato, assicurare la parità di trattamento a parità di danno, attraverso l'adozione di un criterio standard uniforme; dall'altro, garantire adeguata considerazione alle specificità del caso concreto, attraverso la variazione in più od in meno del parametro standard Nel motivare le ragioni della propria decisione, pertanto, il giudice di merito deve: indicare quale sia il parametro standard adottato; come sia stato individuato e quali ne siano i criteri ispiratori e le modalità di calcolo; indicare se nel caso di specie, per [ ... leggi tutto » ]


Sinistro stradale con ambulanza » il veicolo in servizio di emergenza ha sempre ragione: nessun risarcimento per il danneggiato

27 Novembre 2014 - Gennaro Andele


Quando arriva l'ambulanza a tutta velocità, mai farsi trovare sulla sua traiettoria: in caso di sinistro stradale non avrete mai ragione e nessun risarcimento danni, sia per il mezzo che per la persona, sarà dovuto. In tema di responsabilità da circolazione stradale, anche se i conducenti di veicoli in servizio di emergenza, incluso quando procedono con la sirena attivata, non sono comunque esonerati dal dovere di osservare la generale prudenza nell'approssimarsi al crocevia, è anche vero che la violazione di tale generale obbligo di prudenza non esonera gli altri conducenti dall'obbligo di arrestare immediatamente la marcia nel momento in cui percepiscono il segnale di emergenza. Questo, riassunto brevemente, è l'orientamento espresso dalla Suprema Corte di Cassazione con la sentenza 24990/2014. Da quanto si apprende dalla sentenza appena esaminata, viene sempre negato il risarcimento dei danni subiti dal mezzo e dalla persona che si sono messi di traverso durante il passaggio [ ... leggi tutto » ]