sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di risarcimento danni
La copertura assicurativa di una polizza rc auto deve intendersi estesa anche ai fatti che accadono durante o a causa del parcheggio dell’autovettura
L'articolo 2054 del codice civile dispone che il conducente di un veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno. La copertura assicurativa deve riguardare [ ... leggi tutto » ]
L’invalidità permanente non implica necessariamente una riduzione della capacità di guadagno
Danno biologico e danno patrimoniale derivanti da invalidità permanente In caso di illecito lesivo dell'integrità psico fisica della persona, la riduzione della capacità lavorativa generica, quale potenziale attitudine all'attività lavorativa da parte di un soggetto che non svolge attività produttive di reddito è risarcibile quale danno biologico. Il danno biologico, [ ... leggi tutto » ]
L’avvocato sbaglia e fa perdere la causa? – nessun risarcimento per il cliente
La responsabilità dell'avvocato non può affermarsi per il solo fatto del suo non corretto adempimento dell'attività professionale, occorrendo verificare se l'evento produttivo del pregiudizio lamentato dal cliente sia riconducibile alla condotta del primo, se un danno vi sia stato effettivamente ed, infine, se, ove questi avesse tenuto il comportamento dovuto, [ ... leggi tutto » ]
L’assicurazione deve risarcire i danni per i sinistri verificatisi nei 15 giorni successivi alla scadenza del premio anche se l’assicurato non paga la rata o non rinnova la polizza
Il mancato pagamento, da parte dell'assicurato, di un premio successivo al primo determina (ai sensi dell'art 1901, secondo comma, codice civile) la sospensione della garanzia assicurativa non immediatamente, ma dopo il decorso del cosiddetto periodo di tolleranza o di rispetto e, cioè, di quindici giorni dalla scadenza del premio medesimo. [ ... leggi tutto » ]
Ipoteca su immobile e dichiarazione raccolta dal notaio – mai fidarsi se il venditore asserisce che il debito è stato estinto
Esaminiamo il caso di una compravendita immobiliare nella quale il notaio raccoglie una dichiarazione in cui la parte venditrice, in presenza dell'acquirente, asserisce che, pur essendo l'immobile gravato da ipoteca, il debito garantito è stato estinto e si assume contestualmente l'impegno di provvedere alla sua cancellazione. Supponiamo che, successivamente l'acquirente [ ... leggi tutto » ]